Qui Lecce – Ludovico Malorgio _Area8
‘Lecce, in testa Coda’. Un titolo del genere verrebbe letto con preoccupazione dai tifosi della squadra salentina. Esprime, invece, un momento esaltante, che il Lecce sta vivendo nel campionato di serie B con Massimo Coda, in testa alla classifica dei marcatori con 20 gol. Con i due rifilati sabato pomeriggio al Frosinone, l’attaccante leccese ha firmato la quarta doppietta consecutiva, eguagliando il record per la serie B, fissato da Giampaolo Pazzini nel campionato 2016/17, con la maglia del Verona. Gli 8 gol di Coda sono parte dei 14, con cui il Lecce, in due settimane, ha ‘stracciato’ Reggiana (4), Chievo (4), Venezia (3) e Frosinone (3). Anche questo potrebbe essere un record per la squadra di Corini ( 2^ in classifica con 52 punti), che ha preso un passo da promozione diretta, dopo dubbi e incertezze , certificati da 8 pareggi e 2 sconfitte subiti in casa, al ‘via del mare’. In compenso il Lecce ha conquistato 13 vittorie, di cui 8 in trasferta. Coda ha messo lo zampino in molte di esse, rivelandosi alla lunga il vero asso nella manica della sua squadra, che vanta il migliore attacco della serie B con 58 reti. Il record personale, appena stabilito, ha reso particolarmente felice il ‘bomber’ giallorosso, che ha richiamato alla memoria due episodi legati al primo impatto con il Lecce.
<< In occasione della presentazione alla stampa – ha ricordato Coda – il direttore Pantaleo Corvino disse che si può sbagliare la moglie, ma non il centravanti. Successivamente il presidente Sticchi Damiani mi ha definito l’Higuain della serie B. Sono due momenti che mi tengo stretti insieme con l’affetto, che i nostri tifosi mi dimostrano in ogni occasione d’incontro>>. Massimo Coda sta dando ragione a suon di gol ai suoi dirigenti-mentori. A otto giornate dal termine gli mancano due gol per eguagliare il suo record personale, fissato con il Benevento nel campionato 2018/19. Quell’anno segnò 22 reti in 34 partite, ma non gli bastarono per fargli provare il gusto della serie A, perché il Benevento fu eliminato nei play off. Per questo Massimo non vuol sentire parlare di spareggi. << In serie A dobbiamo andarci direttamente – ha commentato – i play off ? Per carità, ne ho perduti tre, col Cittadella per la serie A, con Crotone e Cremonese per la serie B. Bastano e avanzano per evitarli accuratamente>>. La partita vittoriosa di sabato scorso a Frosinone ha messo in evidenza la bravura, ma anche il carattere dell’attaccante del Lecce, che ha segnato il secondo gol due minuti dopo aver fallito un calcio di rigore. L’errore dal dischetto avrebbe spezzato le gambe ad altri, a Coda no. << Ci tenevo molto a fare il secondo gol – ha ammesso l’attaccante del Lecce – l’errore dal dischetto mi avrebbe fatto interrompere la serie delle doppiette, ma non mi sono abbattuto e ce l’ho fatta. Sono molto felice, dedico questo successo a tutto l’ambiente giallorosso, in particolare al presidente, che ci è stato molto vicino nel ritiro di Roma e a Frosinone>>. Massimo Coda, 32 anni di Cava de’ Tirreni, sta vivendo a Lecce un altro momento magico della sua vita di uomo e di calciatore.
Nella ‘città del barocco’, tra gente ospitale e tifosi discreti, sta coltivando il sogno della serie A, che ha conosciuto nel campionato 2017/18 con la maglia del Benevento. Nel privato lo aiuta molto la famiglia, la compagna Gilda ed i figlioletti Saverio e Martina. Sul campo ritiene prezioso l’apporto del suo allenatore.
<< Corini e il suo staff sono la nostra forza – ha aggiunto il bomber del Lecce – preparano ogni partita in modo eccezionale, curando ogni minimo particolare. Scendiamo in campo conoscendo tutto dei nostri avversari>>. Coda vede la promozione a portata di mano e non intende mollare la presa. La serie A con il Lecce? << E’ quello che voglio – ha concluso Coda – una società che creda in me e mi faccia stare bene, così potrò dare il massimo>>. Che detto da uno con questo nome é tutto un programma.
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