“COL VENTO IN POPPA“, Rubrica di Matteo Contessa
Finire travolto dalla grande crisi economica del 2008. E in quattro anni perdere tutto: l’affermata impresa edile di proprietà, il patrimonio, la sicurezza, gli amici. E scivolare subdolamente nella depressione, nell’apatia, fino a concepire atti di autolesionismo. Berti Bruss, triestino, 62 anni, imprenditore edile molto noto in zona, esperto e valido velista (premiato fra l’altro con la Stella di Bronzo al Valore Atletico dal Panathlon Club Trieste nel 1980), per anni cronista e narratore radiofonico della Barcolana direttamente dal mare, in 4 anni ha visto sbriciolarsi fra le dita la sua vita, quella che si era costruita giorno dopo giorno. Era ormai come un relitto adagiato sul fondo. “Volevo staccare da questo mondo – confessa -. Avevo bisogno di decidere che strada prendere. L’unica cosa di cui non avevo paura era il mare, che conosco da bambino. E cercavo qualcuno che potesse fidarsi di me, affidarmi la sua vita e dimostrare così che in me c’era ancora qualcosa di buono”.
Così inizia la storia. La storia dell’avvicinamento al mondo della disabilità, legata a doppia mandata alla nuova storia di Berti e che, con l’ideazione del progetto permanente “Dis-Equality. Tutti diversamente uguali”, ha riportato definitivamente il campanile al centro del suo villaggio. “Tutto è nato in conseguenza di un viaggio in barca a vela fatto in 75 giorni complessivi (dal 25 marzo all’8 giugno 2012, ndr) con un non vedente di Pavia, Egidio Carantini. Noi due soli in barca a vela”. Di quell’esperienza è rimasta una traccia indelebile: un libro, il cui titolo (‘Io i tuoi occhi, tu l’anima mia’) è eloquente, e la scoperta del mondo della disabilità. “E mi sono accorto di quanto purtroppo i disabili siano di fatto emarginati nella società”. Poi, un giorno, l’incontro con Pierpaolo Scubini, presidente della sezione di Trieste della Lega Navale Italiana. E Dis-Equality ha iniziato a prendere forma. “Scubini mi ha dato il suo appoggio da subito, è stato fondamentale sia per progettare e realizzare il primo viaggio, sia tutto il resto”. Era il 2018, i tempi erano maturi per fare il grande salto. In occasione di un convegno della Consulta provinciale degli studenti degli istituti superiori di Trieste sul tema ‘Sport, bullismo e disabilità’” venne creato il marchio “Dis-Equality. Tutti diversamente uguali”.
Il dado era tratto. “Dis-Equality si è sviluppata inizialmente con open days a tema, ma abbiamo avvertito presto l’esigenza di creare qualcosa di continuativo. Dare ai disabili qualche giorno di festa e poi, quando iniziavano ad appassionarsi, lasciarli nella loro speranza spezzata era la cosa che più faceva male”. Ma la sorte stava arrivando in loro aiuto. “A Venezia, partecipando a un incontro organizzato dalla Direzione Scolastica Regionale con gli studenti di ogni ordine e grado, per la prima volta ho visto una barca completamente attrezzata per trasportare persone in carrozzina. Una barca di dodici metri, la “Just Man”, di una persona disabile di Mestre che stava molto male e non poteva utilizzarla più. Era in stato di semiabbandono. Attraverso alcune conoscenze ho contattato il proprietario, gli ho spiegato le nostre idee e i progetti e nel giro di venti minuti ha concesso il comodato d’uso della barca, sotto il mio comando, alla Lega Navale di Trieste. I disabili possono salire e scendere autonomamente restando nella carrozzina, attraverso un ponte levatoio; c’è un sistema di sollevamento per calare in mare i disabili e dopo il bagno issarli a bordo e un altro sistema a rotaia che li porta in cabina, alla dinette per consumare i parti e nella toilette. Just Man è arrivata a Trieste nel settembre 2018, le abbiamo fatto un bel restauro e già la seconda domenica di ottobre abbiamo potuto partecipare alla Barcolana”.
Nell’estate 2019, la prima grande avventura: il periplo dell’Italia in cento giorni. Da Trieste a Sanremo costeggiando lo Stivale e poi il ritorno toccando la Corsica, la Sardegna, la Calabria prima della risalita dell’Adriatico fino al punto di partenza. Berti e sua moglie equipaggio fisso, gli altri sei ospiti a bordo si alternavano con turni settimanali, arrivando da diversi luoghi d’Italia. Ogni disabile fisico aveva un assistente di sua fiducia, per i disabili cognitivi ogni assistente ne aveva in consegna due. “A ottobre, di nuovo in Barcolana, nella quale rappresentammo il comune denominatore della disabilità facendo debuttare ‘L’unione fa la flotta’ e mettendo in acqua 32 barche con 70 fra disabili e accompagnatori. In realtà dal 2012 in poi abbiamo sempre portato disabili nella Barcolana, passando in sette anni da 7 a 70 persone a bordo”.
Le basi oggi sono ormai consolidate, da qualche tempo è attivo anche un protocollo d’intesa e collaborazione con “Sport X All – Hans Erlacher Team” di Ronchi dei Legionari, altra entità che si occupa di far praticare lo sport ai disabili. Il futuro adesso è ambizioso. “Dall’11 settembre 2019 siamo ufficialmente concessionari per 4 anni, rinnovabili per altri 20, della Diga del Porto Vecchio di Trieste. La nostra intenzione è di creare in quel luogo il polo inclusivo di sport acquatici più grande d’Italia. Dalla vela alle immersioni subacquee, dal canottaggio alla canoa, alla pesca. Sarà un centro polifunzionale aperto a tutti. Gli ambienti già esistenti saranno adibiti a foresteria, destinati all’alloggio e alle attività didattiche. Abbiamo già ordinato i pontili per l’accesso di piccole imbarcazioni e sollevatori per il loro alaggio e varo. Il Covid 19 ha sospeso tutto, ma speriamo di poterli avere agibili entro il maggio 2021, anche perché abbiamo già numerose richieste, anche dall’estero. Covid permettendo, faremo una nuova crociera estiva – anticipa – e ripeteremo l’esperienza di Sci-Volando, avviata nel 2019 con i piloti delle Frecce Tricolori. E avendo una sede più consona, vorremmo fare partecipare a quest’iniziativa tutta la comunità. In cosa consiste Sci-Volando? – conclude Berti Bruss -. In una serie di regate disputate da barche Solaris tutte uguali e ciascuna con a bordo il proprietario, una persona di sua fiducia, due piloti della Pan, due campioni olimpici e due giovani promesse della vela. Le prime regate saranno brevi, vicino a terra, l’ultima sarà lunga, da Trieste a Portopiccolo dove si svolgerà l’evento finale”. Buon vento, allora.