Per gentile concessione Gaudio Pedalino RCS
Buona conferma del Chievo che, dopo Reggio Emilia, torna al successo, al Bentegodi, battendo, con il minimo scarto, il Brescia nel derby del Garda. Aglietti conferma per nove undicesimi la formazione che era scesa in campo al Mapei Stadium con le uniche eccezioni di Rigione, per Leverbe, in difesa, e Ciciretti, per Canotto, sulla fascia destra. Partono con un buon ritmo i clivensi che, già al quinto, si fanno pericolosi con l’intraprendente Fabbro che, rubata palla a un difensore, arriva sul fondo e traversa purtroppo, sul secondo palo non c’è nessuno. Tre minuti dopo buona occasione con l’ex Viviani dopo che Garritano, pur da buona posizione, invece di tirare aveva appoggiato al ragazzo del 2000 che, dal limite senza marcature, metteva a lato. Al decimo, bel pallone di Fabbro per Djordjevic che non riesce a girarsi. Intorno al ventesimo Ciciretti, in una delle poche iniziative positive, salta l’uomo e mette in profondità per Fabbro non pronto al passaggio invitante del compagno. Si risvegliano i bresciani che cominciano ad attaccare pur senza creare particolari pericoli anzi, al venticinquesimo, Fabbro, ricevuta palla, è prontissimo a stopparla e a tirare purtroppo il tiro è troppo centrale. Alla mezzora Cicciretti si coordina e tira violentemente colpendo in pieno le terga dell’arbitro che, come da regolamento, ferma il gioco e consegna la palla ai padroni di casa. Quattro minuti dopo arriva il meritato vantaggio. S’invola sulla destra Fabbro che, arrivato sul fondo, effettua un traversone teso, un difensore lo devia e la palla arriva fra i piedi di Garritano che non perdona. Il ragazzo di Cosenza, alla seconda rete consecutiva, si dimostra il più prolifico dei suoi tenendo conto anche delle marcature sul finire della passata stagione. Al quarantesimo, ancora una volta Djordjevic dimostra la sua idiosincrasia al goal in questo campionato. Sull’angolo battuto da Garritano, riceve il pallone, all’altezza del vertice dell’area piccola, e, incredibilmente, spara in curva. Si va al riposo con i clivensi meritatamente in vantaggio anche perché, finora, il Brescia si è dimostrata poco cosa. La ripresa vede le stesse squadre in campo. I lombardi cercano di essere più aggressivi e prima c’è un importante chiusura di Mogos che evita il peggio poi, al decimo, c’è una punizione dai trenta metri ma Semper para con facilità. Intorno al ventesimo Aglietti effettua i primi cambi. Esce Gigliotti, che accusa un problema, per Rigione quindi Djordjevic per De Luca e Ciciretti per Canotto. Al venticinquesimo, importante salvataggio di Renzetti che si fa perdonare le scarse iniziative in avanti. Alla mezzora De Luca, in fase difensiva, si prende un giallo e, subito dopo, in azione di contropiede, salta un difensore ma manda alto. Al quarantesimo pericolosa iniziativa di Ayè che, fortunatamente, colpisce l’esterno della rete. Poi il protagonista, in negativo, come a Reggio, è Canotto. Messo, con una deliziosa palla in profondità, da Viviani davanti al portiere spara violentemente contro l’estremo difensore. Il Brescia si butta in avanti e si spalancano praterie per i clivensi che pur trovandosi più volte in superiorità numerica sciupano banalmente tutte le occasioni per raddoppiare. Al quarantacinquesimo, prima dei cinque di recupero, esce, per la standing ovation, Garritano per Zuelli. Al triplice fischio i ragazzi di Aglietti festeggiano il secondo successo consecutivo che li porta, con sette punti, al terzo posto in classifica pur in coabitazione con altre tre formazioni. Sabato prossimo trasferta impegnativa a Monza contro la corazzata di Silvio Berlusconi.
Garritano è ancora una volta il match winner, ma prestazioni super di Viviani e Fabbro.
Semper 6- Al limite del senza voto, sbriga l’ordinaria amministrazione. Mogos 6,5- Non preciso come in altre occasioni, si fa valere fisicamente ma è anche molto bravo in una chiusura a inizio secondo tempo. Leverbe 6,5- Serata non particolarmente impegnativa anche se negli ultimi minuti arriva lo spauracchio Donnarumma. Gigliotti 6,5 – Gioca con assoluta tranquillità e non denota la minima incertezza. Esce per un piccolo problema. (Rigione 6-Entra e si trova subito in sintonia con Leverbe.) Renzetti 6- Strappa la sufficienza per un salvataggio a metà secondo tempo. Impreciso e non dominante sulla fascia come siamo abituati a vederlo. Ciciretti 6- Sufficienza d’incoraggiamento. Sembra appesantito e abbastanza indietro nella preparazione rispetto al giocatore tutto brio e inventiva del Benevento. (Canotto 5- Dopo la scorpacciata di goal sbagliati a Reggio anche a questa sera si dimostra allergico alla rete. Con le occasioni fallite, in due gare, sarebbe capocannoniere del campionato). Viviani 7-Sontuosa prestazione del giocatore che, fino a poche settimane fa, vestiva la maglia delle rondinelle. È un 2000 ma Aglietti gli ha consegnato la bacchetta di direttore d’orchestra.(foto) Palmiero 6,5- Grande lavoro sia a in copertura sia in fase di rilancio. Tanto, tanto lavoro. Garritano 7,5- Dimostra, ancora una volta, di essere il cecchino infallibile di questa squadra. Prontissimo a finalizzare il traversone al bacio, seppur con deviazione, di Fabbro. Esce all’ultimo minuto per la standing ovation. (Zuelli s.v- Cinque minuti del recupero per fare giustamente applaudire il match winner della partita). Fabbro 7- Altra brillante prestazione del ragazzo arrivato dal Pisa. Corre e lotta come pochi. Serve l’assist a Garritano ma, per novanta minuti, mette in difficoltà gli esperti difensori lombardi. Djordjevic 5,5- L’impegno non basta a raggiungere la sufficienza. Lotta e cerca di far salire la squadra ma, purtroppo, in area sembra non vedere mai la porta. (De Luca 6- Anche lui lavora di fisico ma, soprattutto nel finale difende palla e prende diverse importanti punizioni. La generosità per aiutare lo porta a prendersi un giallo)