-di Francesco Schillirò–
Si parla di intensa ripresa del Covid 19.Si dá quasi degli untori ai giovani con la loro voglia di vivere;ci prepariamo a dare forse il “colpo di grazia” alla nostra psiche ,già provata dal precedente lockdown;aumentiamo i danni alla nostra economia con la definitiva chiusura di molte attività.
Noi medici consigliamo le norme per contenere la diffusione del contagio;vengono emessi dei bollettini più o meno allarmanti e incominciamo a far balenare le preoccupazioni di un’altra chiusura.Sicuramente con la riapertura dei palinsesti televisivi avremo di nuovo un bombardamento mediatico.Ma,cosa abbiamo fatto in questi mesi estivi?Che esempio abbiamo dato?che fine hanno fatto tutti i proclami di disposizioni? e sono molte altre le domande che ci possiamo porre facendo un’autoanalisi.È inutile,restando nel tema dello sport,rivangare i miei articoli pubblicati sulla nostra testata on Line,però tutto quello che si era detto,è stato osservato? Ovviamente ognuno di noi ha visto.A questo punto ,non avendo potendo avere la capacità di “controllo”,è facile dire” tutti a casa” ,ma così aggraveremmo ancora di più la situazione del nostro Paese.Cum grano salis,si potrebbe fare tutto ,se si rispettassero la distanza e i dispositivi di protezione individuale.Se si vigilasse affinché vengano adottate lo norme evitando personalismi e strumentalizzazioni.In fin dei conti ,non bisogna chiudere,ma bisogna responsabilizzare chi gestisce attività publica o trasporti,esacerbando i controlli da parte delle autorità competenti.