-di Raimondo Meledina-
L’avvocato Sergio Milia, già colonna e playmaker-capitano per 15 anni della Dinamo Sassari è stato insignito dell’Arciere d’oro 2020. L’ ambito premio, che viene assegnato ogni anno dal Panathlon Club Sassari e dal Comune di Sassari a un cittadino/a sassarese particolarmente distintosi per l’impegno e per i risultati in attività atte ad esaltare i valori etico-sociali dello sport e che, prima di Milia, ha visto succedersi sul podio sportivi del calibro di Alessio Cassano, Otto Sussarello, Mario Bossalino, Giuseppe Melis, Oreste Macciocu, Nino Bianchina. Domenico Fracassi, Peppino Tanti, Mario Canopoli, Gianfelice Pilo, Umberto Serradimigni, Enrico Mollica, Antonio Oggiano, Franco di Suni, Franco Sieni, Dino Siddi, Antonio Polano, Tino Grindi, Antonio Carta, Angelo Vitiello, Armandino Branca, Nardo Marras, Paolo Poddighe e Rosanna Baiardo è stato assegnato a Sergio Milia “per l’impegno profuso nella sua carriera a favore della diffusione dei valori dello Sport e della cultura del rispetto e della non violenza”.
La cerimonia di premiazione della 26^ edizione dell’Arciere, fortemente voluta dal Panathlon Club di Sassari anche in un momento particolarmente delicato come quello dell’immediato post- COVIS 19 per agevolare -come ha rimarcato il presidente del club turritano Marcello Sassu nel discorso di saluto al folto pubblico presente- la ripresa della vita “sociale” della città, si è svolta lo scorso 03 luglio nella Sala Congressi della Polizia Municipale di Sassari, nella quale si erano dati convegno le massime Autorità civili e militari cittadine, i Panathlon Club della Sardegna alla presenza del Governatore Francesco Sanna e tanti sportivi che non hanno voluto mancare ad un così importante appuntamento.
Sergio Milia, professionista molto conosciuto e stimato nell’Isola, è stato fino al 1989 giocatore, capitano e poi dirigente e general manager della Dinamo Basket Sassari, società diretta (è bene non dimenticarlo) dall’indimenticabile padre Dino, per 13 anni deputato del Parlamento della Repubblica Italiana e consigliere regionale oltre che sindaco del Comune di Ploaghe e principe del foro, ma, caso più unico che raro, per ben 33 anni anche presidente della società biancoblù, che con grande attaccamento e lungimiranza ha portato dalla serie C alla A2 del basket italiano.
Dopo la lettura delle motivazioni a sostegno della premiazione, l’atteso momento della consegna dell’Arciere dalle mani di Rosanna Baiardo, Arciere d’oro 2019 e prima donna a ricevere il premio, e da quelle dell’Assessore allo sport del Comune di Sassari Rosanna Arru, ad un molto commosso premiato, che ha portato il proprio saluto, ringraziando per il premio ricevuto. “È per me motivo di grande orgoglio – ha detto Sergio Milia- essere insignito dal Panathlon di questo prestigioso riconoscimento che mi ricompensa per i numerosi sacrifici affrontati da atleta e per l’impegno profuso anche nella società civile”. Va detto infatti che Sergio Milia non si è limitato a servire la Regione nel solo basket, ma vi ha anche coniugato un’intensa attività politico-amministrativa che lo ha portato a ricoprire importanti incarichi istituzionali che lo hanno visto in Parlamento nella XVI^ legislatura e per varie legislature nel Consiglio Regionale della Sardegna, dove, fra gli altri, ha ricoperto anche il ruolo di Assessore alla Cultura e sport, varando importanti leggi di sviluppo del settore che hanno consentito (e consentono ancora) alle società sportive ed agli atleti isolani di svolgere senza troppo penare la loro attività.
Nei vari interventi è stato rimarcato come l’Arciere d’oro 2020 sia andato nelle mani giuste e che l’esempio di Milia debba essere mutuato, specie dai giovani, per pregnanza di valori ed ideali, fortemente in sintonia con quelli panathletici.