-di Enrico Brigi–
Il fascino dei pronostici è sicuramente anche quello che possono essere sovvertiti. Nella finale della Coppa Italia, in programma mercoledì sera allo stadio Olimpico tra Juventus e Napoli, è andata proprio così. La formazione bianconera, infatti, sulla carta indicata come favorita per il successo finale, ha dovuto lasciare il passo alla squadra di Gattuso. Dopo i tempi regolamentari, terminati a reti bianche, la lotteria dei rigori ha assegnato il successo finale dove, per la formazione di Maurizio Sarri, sono risultati fatali gli errori dal dischetto di Dybala e Danilo.
Non è stata una gran partita anche se alla fine il Napoli ha comunque meritato la vittoria finale, legittimandola con alcune importanti occasioni da gol e due pali. La Juventus, invece, dopo un primo tempo tutto sommato accettabile, con un Ronaldo abbastanza in ombra, nel secondo tempo è rimasta imbrigliata nel piano tattico del tecnico partenopeo, che ha portato a casa il suo primo trofeo da allenatore. Il Napoli ha così conquistato la sua sesta Coppa Italia, bissando il successo ottenuto contro i bianconeri nel 2012.
La partita, naturalmente, si è svolta a porte chiuse, in un Olimpico completamente deserto, con pochi presenti nella sola tribuna stampa accompagnati dalle urla da mercato rionale dei ventidue in campo, alle quali facevano eco le voci provenienti dalle due panchine. A livello televisivo si è tentato l’escamotage di una “ola” fittizia ma l’effetto è stato a dir poco imbarazzante. Inutile girarci intorno, il calcio senza pubblico rimane un illustre sconosciuto. Speriamo torni presto un minimo di normalità.