-di Mirko Rimessi–
Stasera qualcuno alzerà una coppa. Lo farà in uno stadio irrealmente vuoto. Ve la immaginate la finale di Berlino con lo stadio vuoto? Cannavaro che alza la Coppa senza applausi? Ma vale poi per tutti gli sport che siamo abituati a seguire.
Stasera qualcuno alzerà una coppa. Lo farà dopo mesi di stucchevoli dichiarazioni e polemiche, che prendevano spesso lo stesso spazio sui tg delle colonne militari che trasportavano bare. Ed è giusto che anche il Calcio programmasse di ripartire, soprattutto per chi di calcio ci vive con stipendi normali. Ma avevano il dovere di farlo con il dovuto rispetto nei modi. Ma è anche giusto farlo, che lo sport, come si dice spesso, già la salvo l’Italia.
Stasera qualcuno alzerà una coppa. Lo farà comunque con tanto pubblico. Alla tv, nei pub e nelle distese estive finalmente riaperte. Qualcuno non guarderà perché non gli interessa, qualcuno per protesta personale. E tutti hanno ragione di fare quel che credono. Perché c’è voglia di approdare ad una nuova normalità ma c’è il dovere di pensare a quanto è successo e trarne le proprie conseguenze.
Stasera qualcuno alzerà una coppa. Probabilmente il primo vero “titolo” del post pandemia. E sicuramente non la alzerà chi lo meriterebbe di più: la squadra che ha permesso all’Italia di attraversare questa palude, con il personale sanitario in testa. Ma sicuramente il mondo dello sport, così economicamente colpito da questo dramma, lo sa chi dovrebbe alzarla quella coppa.