Etica e parità di genere nello sport: successo al Panathlon per l’incontro sul tema

Di Mirko Ferrari – Redazione Panathlon Ferrara

Il 17 marzo il Panathlon Club Ferrara si è tinto di rosa, affrontando il tema delle “Pari opportunità sul campo e fuori: etica e parità di genere nello sport”.
I lavori si aprono, visto anche la concomitante Giornata dell’Unità Nazionale con una interpretazione particolare di Fratelli d’Italia, cantata proprio da una donna, per rimarcare da subito le tematiche da affrontare durante la serata, aperta dalle parole del Prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello (foto) , sempre molto presente nelle presentazioni relative alle disparità e fiducioso nel ruolo chiave che lo sport ha e deve avere per contrastarle.

La parola passa poi ad Angela Travagli, nella duplice veste di padrona di casa, come Vicepresidente vicario del Panathlon Club Ferrara, e di Assessore del Comune di Ferrara con delega alle Pari Opportunità. Proprio in questo senso il cuore del suo intervento, incentrato sulle motivazioni che hanno portato il Comune alla firma della “Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport” e sulle azioni concrete che ora si propone di attuare già dall’immediato: l’adesione impegna infatti ad adottare e sviluppare politiche e azioni di valorizzazione della pratica sportiva, a confermare la volontà di procedere verso uno sport praticato da tutte le persone, senza discriminazioni di alcun tipo e che incarni soprattutto un ruolo educativo e sociale per una comunità equa ed inclusiva. A questo si accosta in maniera certa il ruolo del Panathlon, da sempre promotore dei valori dell’etica sportiva e del Fair Play, attraverso propri importanti documenti e come ideale partner per la divulgazione anche di questo strumento per lo sport al femminile: proprio per iniziare questo impegno, il Club ha distribuito a tutti i partecipanti la “Carta etica”.
In video, appare poi Federica Lodi, giornalista di Sky che porta la sua testimonianza di chi, nel mondo dello sport, lavora “fuori dal campo”: tutte quelle professioni collegate direttamente alla pratica sportiva che anch’esse risentono ancora di un importante gender gap, spesso stereotipato, al pari dei primi attori della questione (atlete, tecnici, ufficiali di gara, dirigenti).

La “palla” passa così a Luisa Garribba Rizzitelli (foto), fondatrice e presidente di Assist – Associazione Nazionale Atlete, realtà che si occupa da oltre vent’anni di diritti collettivi delle atlete e dello sport femminile, ente promotore della succitata Carta Etica, proposta a tutte le amministrazioni e sottoscritta dal Comune di Ferrara lo scorso 18 febbraio. Per lei il fulcro del problema è culturale, per questo come per tutti i divari e le discriminazioni in ambito sportivo e non solo, ed è con una azione mirata che parta da dentro il movimento che va affrontato, in necessaria e doverosa sinergia con la componente maschile. La Carta Etica, che nasce proprio per la tutela dei diritti delle atlete e la promozione e lo sviluppo del genere femminile nelle figure apicali del mondo sportivo, ha infatti tra i suoi obiettivi primari la sensibilizzazione sui temi riguardanti le pari opportunità e i diritti nello sport, e la promozione della cultura sportiva in generale.

Di carattere medico, e non poteva essere altrimenti, il successivo intervento di Cristina Tarabbia, Presidente per Ferrara della Associazione Italiana Donne Medico, che spiega il perché, su basi anatomico-fisiologiche, l’esperto in Scienze Motorie deve tenere conto di queste differenze nel far praticare le attività sportive, fondamentale per affrontare anche da questo punto il gender gap, che diversamente rischia di acuirsi.
Segue Susanna Benetti, Presidente per Ferrara di FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), che porta la discussione all’interno del mondo della scuola e dello sport scolastico, vista la sua professione di Insegnante di “Motoria” alle scuole superiori, riportando il discorso anche sugli stereotipi e i preconcetti degli stessi colleghi e dei giovani, sui quali intervenire proprio con una adeguata preparazione sul tema.
Ancora la parola ad una delle associazioni che stanno aiutando maggiormente Assist a promuovere la carta etica a livello nazionale, SOROPTIMIST, con la Presidente del Club di Ferrara Patrizia Guidi, che ha proprio ricordato come la collaborazione tra le varie entità che si occupano di Pari Opportunità sia alla base del successo di queste iniziative, come le tavole rotonde svolte a novembre a Ferrara su queste tematiche e l’importante seduta della Commissione Consiliare durante la quale è avvenuta la firma della Carta, momenti che devono tradursi in azioni concrete per ridurre il tempo, stimato in ancora un secolo, che servirà a raggiungere un a piena parità.
In chiusura di prima parte arriva una voce maschile, quella di Alessandro Orlandini, giornalista di Lo Spallino, che affronta l’importante tema dei doveri della Comunicazione rispetto a queste tematiche, con tanto lavoro ancora da fare per arrivare ad una narrazione, fondamentale per superare questo gap, che deve essere per forza di cose cambiare passo rispetto a quanto fatto e visto finora, citando, ad esempio, infelici titoli apparsi su quotidiani nazionali dopo prestigiose vittorie ai Giochi Parigini.
La seconda parte, molto coinvolgente, porta la parola ad alcuni degli ospiti che hanno seguito con attenzione la tavola rotonda, rappresentanti del mondo dello sport che hanno così avuto modo di raccontare azioni ed esperienze concrete sul campo. Tra questi significativi i racconti di Rebecca Bottoni, nella veste di delegata regionale area sociale della FIGC, e della passione tramessa da una giovane arbitro della sezione di Ferrara dell’AIA, dalle rappresentanti delle giocatrici dell’Accademia Spal e della X Martiri – calcio a 5 e da Valentina Ferrozzi, Presidentessa del Coordinamento Spal Clubs e presentata come nuovo socio del Panathlon Ferrara. Passando alla funzione più “sociale” dello sport si arriva al racconto di Giorgia Minzoni e delle Dragon Lady del Canoa Club Ferrara, un progetto che si propone di dare un supporto psichico, morale e fisico alle donne operate di tumore al seno attraverso un’insolita e divertente attività sportiva. Chiude la serata Sabrina Corzani che, da Presidente dell’Ariosto Pallamano, unica squadra femminile di Ferrara a militare in un campionato di massima serie, parla della forza educativa dello sport nello sviluppo delle nuove generazioni, citando le sue giovani atlete presenti in sala, tra le quali una che ha appena intrapreso la carriera arbitrale.
Un evento dunque ottimamente riuscito, grazie all’ampia pluralità e qualità delle voci presenti, dei tanti ospiti, impossibili citarli tutti, e dell’importanza della tematica affrontata.
Foto Dino Raimondi