Inviato di “Striscia la notizia” e calciatore della Nazionale italiana artisti tivù

Di Claudio Beccalossi – Redazzione Panathlon Verona 1954

Verona – L’ho colto e fotografato in uno stand del Motor Bike Expo (evento internazionale a… tutto gas dedicato ai motociclisti) che s’è tenuto a Veronafiere. Bardato da ribelle ante litteram o postmoderno, Jimmy Ghione (Torino, 21 gennaio 1964, per l’anagrafe Gianluigi Ghione) s’è destreggiato tra moto avveniristiche, seguito da un pubblico variopinto di appassionati bikers, aspiranti veline e semplici curiosi.
Vari i settori merceologici presenti, non più di nicchia: motocicli, scooter, van, quad e ATV, accessori e parti staccate, attrezzature per meccanici, laboratori ed officine di personalizzazione, turismo in moto, stampa specializzata.
È stata l’ennesima performance del simpatico sbruffoncello che buca il video consapevole del proprio appeal. O, meglio, sex appeal, secondo i canoni del gusto femminile. Invidia? Non tanto, per niente o forse…
Fatto sta che il Jimmy Ghione inviato di “Striscia la notizia” (trasmissione-cult di Canale 5 che spesso ha scoperto e spiattellato amenità da codice penale), nonché calciatore della Nazionale italiana artisti tivù, s’è ormai conquistato da tempo il suo “spazio aperto” in bilico tra televisione ed ammiratrici, coinvolgendo pure la componente spettatrice maschile per il suo smaccato machismo, naturale, artificiale o costruito a tavolino (come una sorta di Frankenstein) che possa essere.
La sua biografia è altalenante. Già durante gli studi superiori ha dimostrato poca capacità d’adattamento e spirito inquieto, frequentando una decina di istituti torinesi e conseguendo, infine, la maturità da geometra in Svizzera. Poi, dopo aver tentato la carta del calcio ma senza riuscirci, s’è spostato verso l’ambiente dello spettacolo, con tappa iniziale nei fotoromanzi.
In piena fibrillazione di ricerca esistenziale, ha raggiunto Tallahassee (capitale dello Stato della Florida, negli Stati Uniti) deciso a studiare recitazione per quattro anni. Al suo rientro, è riuscito ad ottenere parti secondarie in film scadenti e dallo scarso riscontro pubblico (come il poliziesco “Tony, l’altra faccia della Torino violenta”, 1980).
Contemporaneamente, ha lavorato in teatro (con le pièces “Sorelle Materassi” ed “Il Ciclope”) ed alla radio, affiancando i comici grotteschi Giorgio Bracardi (Roma, 3 maggio 1933) e Mario Marenco (Foggia, 9 settembre 1933 – Roma, 17 marzo 2019).
La carriera cinematografica in pectore di Ghione ha avuto scossoni positivi dal 1987 in poi, con ruoli comunque ancora marginali in pellicole dal relativo successo. Quali il drammatico-erotico “Amantide – Scirocco” e la commedia “Noi uomini duri” (ambedue del 1987); l’ancora drammatico-erotico “Abat-jour – L’ultima calda luce prima del piacere” (1988); il drammatico “La bottega dell’orefice” (1989); il sentimentale “Piccolo grande amore” (1993); l’umoristico-commedia “Le nuove comiche” (1994); la miniserie tivù “La signora della città” (1996) e partecipazione alla serie tivù “Un posto al sole” (1999). Titoli, questi elencati, ai quali ha preso parte con il suo vero nome, Gianluigi Ghione.
È stato protagonista come Jimmy Ghione, invece, nel giallo (thriller erotico) “Delitti a luci rosse” (1996), dallo scarso successo al botteghino ed ha recitato nella docuserie tivù “Wanna” (2022).
La sua metamorfosi professionaleè avvenuta con “Striscia la notizia”. Il fatto che ha contribuito in maniera determinante a decretare la sua entrata nella corte di Antonio Ricci (creatore del popolare programma televisivo) è stato il gioco a calcio nella Nazionale italiana artisti tivù, dal 1988. Infatti, nel corso delle partite disputate, Jimmy è diventato amico di Lorenzo Beccati (collaboratore di Ricci) che, nel 1998, gli ha fatto ricoprire l’incarico d’inviato, con “raggio d’azione” dapprima limitato a Roma e, poi, ampliato al Lazio. Il suo formarsi caratteristico, con pregi e difetti, ha contribuito a farsi apostrofare… Gimminghione dall’attore e comico Antonino “Nino” Frassica (Messina, 11 dicembre 1950) in alcune puntate condotte.
“Striscia la notizia” costituisce tuttora un salto di decisiva popolarità per l’ex attore di parti e films poco fortunati a cui, il 28 luglio 2012 ad Alghero, è stato attribuito il “Premio alla voce dell’inchiesta” nel prestigioso “Leggìo d’Oro”.
Un po’ di… gossip finale. Ghione s’è sposato nel 2003 con Tania Paganoni che l’ha reso padre di Gabriele e Federico. Dopo la loro separazione nel 2016, dal 2018 al 2022 ha avuto una relazione con l’attrice russa Dar’ja Baikalova. E, dopo aver realizzato nel 2009 un servizio per “Striscia la notizia” su narcotraffici in Colombia, è stato ripagato dal Paese sudamericano con la cittadinanza, affiancata all’ovvia italiana…
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Foto Beccalossi