da Redazione Orizzontescuola.it
Come è noto, a fine ottobre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diramato una nota per aggiornare il linguaggio utilizzato in materia di disabilità nelle scuole.
La direttiva, recepita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si allinea al decreto legislativo n. 62 del 2024, entrato in vigore il 30 giugno 2024. L’obiettivo è promuovere una comunicazione più inclusiva e rispettosa, allineando il linguaggio utilizzato nelle scuole a una terminologia più appropriata.
Espressioni obsolete come “handicap”, “portatore di handicap” o “diversamente abile” sono state sostituite da “condizione di disabilità” e “persona con disabilità“. Modifiche importanti riguardano anche la descrizione della gravità della disabilità, con l’introduzione di termini come “necessità di sostegno elevato” o “intensivo“.
Il governo ha sottolineato l’importanza di adottare la nuova terminologia in ogni contesto, sia istituzionale che amministrativo.
Un glossario per l’inclusione
L’USR Piemonte ha realizzato un glossario, “Di’ la cosa giusta! – Le parole per l’inclusione”, per supportare le scuole nell’applicazione della nuova terminologia. Lo strumento, pensato per essere aggiornato e rivisto, offre definizioni chiare e precise dei termini corretti da utilizzare, facilitando la redazione di documenti e una comunicazione efficace.
Ampio spazio è dedicato anche ad acronimi come GLO (Gruppo di Lavoro Operativo), evidenziandone il ruolo centrale nell’elaborazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato). Quest’ultimo, definito come documento fondamentale per l’inclusione scolastica, garantisce un percorso educativo personalizzato in base alle specifiche esigenze di ogni alunno.
L’USR Piemonte, nell’introduzione al glossario, sottolinea come “le parole non solo esprimono il significato che attribuiamo alla realtà, ma influenzano profondamente il nostro comportamento”.