di Piera Vettori – Redazione Castelfranco Veneto
Si potrebbe dire ragionevolmente che il Panathlon Planet nasce praticamente con il terzo millennio e come “cosa nuova” del terzo millennio che invece di cose vecchie ce ne sta riservando molte.
Mi riferisco alle guerre (chi avrebbe mai pensato che fossimo catapultati in una quasi terza guerra mondiale? ai femminicidi, sempre più frequenti, al rafforzarsi di estremismi politici che si pensava fossero ormai archiviati, alla conferma di un divario sempre più marcato tra chi “ha molto” e chi invece “ha veramente poco” -e sono i più. E l’elenco potrebbe continuare.
Mi si potrebbe obiettare: cosa c’entra questo con l’anniversario del Panathlon Planet? C’entra nel senso che in un mondo in cui tutto ormai è “social” -ed anche qui ci sarebbe da riflettere-tutto è veloce istantaneo spesso anche effimero e preda di tutti, le informazioni riguardo il mondo dello sport e non solo che Planet offre sono di grande importanza. Si perché lo sport è forse uno dei pochi valori che avevamo anche nel secolo scorso ma che si è decisamente diffuso, allargato ed ora è praticato non solo da gruppi elitari ma direi quasi da tutti. E forse è uno dei pochi mezzi che abbiamo per superare “confini”, per far crescere le nuove generazioni in un contesto di rispetto degli altri, di sana competizione, di valorizzazione della fatica e dell’impegno sia di singoli che di gruppo (sport di squadra). Sport da considerarsi anche, a ragione, come parte integrante dell’adozione di stili di vita adeguati e corretti ai fini di una qualità di vita migliore e di una vita stessa più longeva.
Il Panathlon dalla sua fondazione si occupa di sport; anzi la cultura dello sport è il punto fondante dell’associazione panathletica e farla conoscere nei suoi variegati aspetti è una priorità di comunicazione sociale ben presente in chi ha ideato a questo fine il Panathlon Planet.
E quindi al Direttore Massimo Rosa le più vive congratulazioni anche per continuare ad occuparsi instancabilmente di questa originale testata.