Un’indimenticabile esperienza di sport e di vita
di Domenico Valente – Redazione Panathlon Molfetta
Si è svolta l’attesa conferenza sul’impresa realizzata nella scorsa estate da GIOVANNI ABBATTISTA e LUIGI PANUNZIO, cicloamatori dell’ASD VELOCLUB MOLFETTA, protagonisti della Settima edizione della NORTHCAPE4000, la manifestazione di ciclismo più lunga e partecipata al mondo.
Limitarsi a definire interessante l’esperienza sportiva e umana raccontata da Abbattista e Panunzio sarebbe davvero … limitativo!
Avvincenti ed emozionanti racconti dei relatori, bellissimo fotovideo realizzato dai protagonisti e montato da D’Agostino Studio, diversi interessanti interventi da un pubblico variegato che ha gremito l’Aula Magna del Seminario Vescovile in ogni ordine di posto e che ha fornito tanti spunti ai relatori per raccontare la loro esperienza: insomma, un grande successo per il Panathlon Club e per il Veloclub Molfetta che hanno organizzato al meglio l’evento.
Dopo la presentazione della Cerimoniere Anna Vichi, l’introduzione di Lillino de Palma Presidente del Panathlon Club, oltre che attuale Dirigente Nazionale della Federciclismo e già Presidente Regionale, il quale evidenzia che la bicicletta, messa in bella mostra accanto al tavolo dei relatori e completamente equipaggiata, è la protagonista indiscussa e che l’andare in bici è uno stile di vita.
Tocca poi al Presidente del Veloclub Cosimo Binetti, il quale sottolinea che il Veloclub è un’associazione di amatori o meglio di amanti della bicicletta.
“La bicicletta – dice Binetti – si declina in tante forme ed è versatile, cioè può andare dappertutto:Ci possiamo portare appresso tutto quello che ci serve per un’avventura di qualche ora o di giorni. La bicicletta è uno stile di vita ma anche una maestra di vita. E’ sempre un continuo stimolo e, ogni volta che si esce, la nostra amata bicicletta ci dice che domani andrà meglio, ritorniamo sulla strada e facciamo un’altra avventura che ci riempie di gioia e che può essere di qualche ora, di qualche centinaio di chilomeri o di tanti giorni fino all’avventura che hanno fatto Giovanni e Luigi”.
Al termine il Presidente de Palma ha passato la parola a Giovanni Abbattista che ha ringraziato il Panathlon per l’invito e ha sottolineato che il suo non è un ringraziamento di circostanza, ma fatto con il cuore.
“Ringraziamo chi ci ha invitato – dice Abbattista anche a nome di Panunzio – perché ci permette di tramettervi le emozioni che abbiamo vissuto in questa avventura. Spieghiamo anzitutto che cosa è la North Cape4000 che si chiama così perché ogni anno viene organizzata questa corsa che parte da località diverse d’Italia e ha un percorso, attorno ai 4000 chilometri, sempre diverso che ha come destinazione Capo Nord. Quest’anno la corsa è partita da Rovereto con un percorso di circa 4200 km e con trentamila metri di dislivello.
Su internet nel sito di Norgth Cape c’è il racconto di cosa vuol dire e di come è stata pensata la corsa e, quando si legge quello che c’è scritto, si può pensare che ci sia troppo retorica su questa che viene definita la corsa della vita dagli organizzatori e dai partecipanti perché nella testa di ogni ciclista Capo Nord è una meta iconica, il massimo che uno possa fare.
Come è capitata questa cosa? Un paio di anni fa ho inciampato su qualche video di Capo Nord e mi sono invaghito. Devo dire che noi abbiamo un gruppo di cicloamatori che da diversi anni partecipa a vari eventi con bici simili a questa che abbiamo voluto portare per farvi capire che cosa sono le esperienze di Bikepacking e in autonomia cioè Unsupporter, tutti i partecipanti devono organizzarsi la corsa in assoluta autonomia. Sulla bici portavamo i bagagli che potete vedere con tutto l’occorrente che cambia secondo il percorso da fare.