Fotografati al volo in un dopo-”Bentegodi”
di Claudio Beccalossi Redazione Panathlon Verona 1954
Ormai l’opinione pubblica non ci pensa o si scandalizza più, assuefatta, rassegnata, impotente a cifre milionarie incassate dagli “eroi del pallone”.
Ed anche Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro (per tutti Cristiano Ronaldo, Funchal, capoluogo della regione autonoma dell’arcipelago nell’oceano Atlantico di Madera, Portogallo, 5 febbraio 1985), continua a godersi il contratto da nababbo firmato il 30 dicembre 2022, entrato in vigore dal 1° gennaio 2023 e valido fino al 2025 con l’Al-Nassr Football Club, o semplicemente Al-Nassr, società calcistica di Riad, in Arabia Saudita, nella massima divisione del campionato saudita di calcio.
Svincolato dal Manchester United (2021-2022) dopo il trasferimento dalla Juventus (2018-2021), Ronaldo è attaccante dell’Al-Nassr e della nazionale portoghese, con un palmares che l’accosta di diritto a grandi campioni scomparsi come l’argentino Diego Armando Maradona, il brasiliano Pelé (pseudonimo di Edson Arantes do Nascimento), l’olandese Johan Cruijff (all’anagrafe Hendrik Johannes Cruijff).
Tra molto e molto altro, il portoghese s’è aggiudicato tre Palloni d’Oro (2008, 2016, 2017) e quattro Scarpe d’Oro (2007-2008, 2010-2011, 2013-2014, 2014-2015). Con la sua nazionale, poi, ha vinto il Campionato europeo di calcio Francia 2016 e la UEFA Nations League 2018-2019.
Già avvezzo ad ingaggi da Crèso, Ronaldo percepisce dall’Al-Nassr uno stipendio da 200 milioni di euro (!) a stagione. Nel 2020 ha raggiunto il top quale primo giocatore dell’epopea calcistica ad aver accumulato un miliardo di euro di patrimonio, sulla scorta degli introiti della sua carriera. Cifra che fa girar la testa agli invidiosi e che gli ha consentito di lasciarsi andare (bontà sua!) a generosa filantropia. Oltre a ciò, s’è reso disponibile come donatore di midollo osseo e sangue.
Incredibile la sua popolarità su media e social network (nonostante controversie e questioni legali cui è stato oggetto): 638 milioni di followers su Instagram, 155 milioni su Facebook, 105 milioni su Twitter (ora X). Da poco, infine, ha aperto un suo canale in YouTube (UR-Cristiano) che ha già raggiunto quasi 60 milioni di iscritti. Un’inarrestabile, enorme macchina di denaro ed interessi commerciali e sociali.
Durante la sua permanenza nella Juventus (con un ingaggio pari a 100 milioni di euro, più 12 di oneri accessori, primato nella storia delle Serie A italiana) ha fatto scalpore la vittoria dell’Hellas Verona nella partita con la Vecchia Signora, giocata nello stadio “Marcantonio Bentegodi” l’8 febbraio 2020, finita 2 a 1.
È stato una gran bell’incontro, da incorniciare. Avvincente, con colpi di scena a fronti alterni. Da far agitare sullo scomodo seggiolino della tribuna stampa ed in grado d’eccitare, scaldare nonostante il freddo della serata scandita dagli slogans della curva sud assiepata di tifosi e bandiere.
I goals? Giusto di Cristiano Ronaldo al 65°, pareggio di Fabio Borini al 76° e seconda rete dell’Hellas Verona di Giampaolo Pazzini all’86° su rigore.
Il primo tempo ha accresciuto emozioni per la traversa beccata da Douglas Costa de Souza (Juventus) al 19°, per la segnatura di Marash Kumbulla (Hellas Verona) al 23° annullata per fuorigioco e per il palo colpito da Cristiano Ronaldo al 36°.
Ovviamente soddisfatto il mister dell’Hellas Verona, Ivan Jurić (Spalato, Croazia, 25 agosto 1975), corrucciato, invece, l’allenatore della Juventus Maurizio Sarri (Napoli, 10 gennaio 1959). Trama al cardiopalma, da calcio-spettacolo…
Dopo la partita e l’incontro con la stampa dei due allenatori, i giocatori della Juventus, percorrendo il tunnel del “Bentegodi”, si sono avviati dagli spogliatoi verso l’uscita ed il pullman in loro attesa.
Ed ecco, finalmente a tiro d’obiettivo, Cristiano Ronaldo, impettito, deciso, indifferente, protetto da bodyguards. Le foto scattate lo mostrano poco propenso a lasciarsi coinvolgere da ammiratori e curiosi. Nessuno, quindi, è riuscito nemmeno a sfiorare lui e men che meno il suo particolare codino (tenuto allora), velleità spicciola da calciatore ricco sfonda
foto di Claudio Beccalossi