Il Calcio di Romano Mattè – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Le facili vittorie inducono euforia falsa sicurezza celano i problemi , mentre solo le sconfitte evidenziano sottolineano errori limiti ponendo domande interrogativi dubbi inducendo alla riflessione e al confronto. Questa sconfitta fatta salva una condizione fisico -atletica collettiva ancora giustamente precaria un assemblaggio tecnico-tattico in divenire con giocatori provenienti dalle più disparate realtà calcistiche ( altri campionati , altre preparazioni , altri paesi e continenti … ), può essere utile per mettere a fuoco alcuni problemi tattici. Due centrali difensivi Magnani – Coppola similari ( non simili !) potenti, solidi veloci non agili e rapidi forti nell’interdizione aerea difensiva-offensiva possono coesistere ed essere vincenti contro punte centrali fisiche ( vedi Lakaku , Zapata , Dzeko , Arnautovic …. ) , ma vanno in sofferenza contro punte agili e rapide che li puntano palla a terra specie in campo aperto . Il centro campo reparto fondamentale deve assolvere 2 funzioni : dare copertura alla linea difensiva e proporre alimentare gioco offensivo . Se da Duda- sempre che rimanga con Suslov entrambi reduci dagli Europei!- vogliamo qualità e lucidità nei tempi di gioco ( accelerare – rallentare ), dobbiamo sottrargli quantità ( Conte per avere il miglior Brozovic fece questa mossa vincente nell’Inter scudettata! ) , pertanto centro campo a 3 con un aiuto-play e un incontrista-cursore ai lati. Il talentuoso Suslov non può giocare decentrato sulla ¾ esterna ma deve stare alto nel mezzo nel vivo del gioco divenendo il vertice alto di un reparto di mezzo disposto a rombo rifinendo ( assist-gol ) e finalizzando con il suo sinistro secco e chirurgico. Il reparto offensivo è stato ampiamente rinnovato soprattutto in chiave fisica ( il rude Maschero , l’ariete danese Tengstedt , Bozenik punta centrale e l’esplosivo Livramento ) favorendo così costruzione e contrattacchi lunghi e capacità di coprire e inchiodare palla per consentire di prendere campo. Con una condizione fisico-atletica al top ( alta soglia aerobica e alto tasso di resistenza -veloce ! ) avremo gioco più rapido più fluido con piu’ cambi rapidi difronte d’attacco ( con traiettorie semitese e spicce meno leggibili) e piu’ inserimenti verticali delle seconde linee di rincorsa o a rimorchio. Anche gli equilibri globali ( squadra sempre corta e compatta nelle 2 fasi ) e l’organizzazione tattica fondamentale in fase di non-possesso saranno piu’ puntuali . Ma è sul nascere e crescere nel gruppo di quella formidabile magica invisibile forza nascosta che è l’empatia tra giocatori e tecnico, che si misurerà lo spessore psicologico piu’ che tecnico tattico del nuovo tecnico . C’è tutto
il tempo per crescere e mister Zanetti – unitamente ai Collaboratori – troverà la quadra per mettere in campo un nuovo Hellas ritoccato rinfrescato dal quel mago-mercato che è Sean Sogliano !