Nata come l’auto del popolo nel 1938, divenne trent’anni dopo “un Maggiolino tutto matto
Ruote d’Oro di Roberto Gerosa – Redazione Verona Area1 Veneto-Trentino/AA
Capitolo 60
Il primo “Maggiolino” fu prodotto nel 1938 ed è il risultato di idee elaborate negli anni precedenti da Ferdinand Porsche (1875/1951) per costruire una vettura che, a quei tempi, era considerata tecnologicamente avanzata.
Soprannominata in vari modi, Kàfer in Germania, Beetle in Inghilterra e appunto Maggiolino in Italia, è dai più conosciuta con il termine “Herbie”, grazie alle pellicole cinematografiche che lo hanno visto come protagonista indiscusso, a partire da quella prodotta dalla Walt Disney nel 1968 “Un maggiolino tutto matto”. Nel film, la vettura con il numero 53 creata nel 1963 dall’ingegnere Gustav Stumpfel, dopo rocambolesche vicissitudini, acquisti e vendite, fu comperata dall’arrogante pilota Simon Moore III cui “Herbie” ne fece passare di tutti i colori rifiutandosi di collaborare col guidatore inducendolo a disfarsene per portarlo da uno sfascia carrozze dove venne ritrovato e restaurato con dedizione e passione dal pilota di Formula Uno Hank Cooper. L’ultimo film con Herbie protagonista fu prodotto nel 2005 “Herbie il Supermaggiolino”. Aveva una cilindrata di 1835cc e due carburatori che, come vampiri, succhiavano benzina.
Oggi segnaliamo il Maggiolone 1300 (1285cc) e 50CV del 1965 che si differenziava dal modello 1200 del ’61 per alcuni accorgimenti estetici, per la tappezzeria che ricopriva i sedili e la cilindrata che era, in quest’ultimo, di 1192cc. La versione 1300, pur mantenendo la classica impostazione di quattro cilindri raffreddati ad aria, aveva l’avantreno modificato, i sincronizzatori maggiorati al cambio e ovviamente una maggiore velocità. Inalterate le 4 marce, i freni a tamburo e il motore con trazione posteriore. Questa vettura ancora oggi attira le simpatie di molti e in particolare il modello cabrio ha raggiunto quotazioni che si aggirano, secondo le condizioni del mezzo, dai 15.000 ai 25.000 Euro.
Negli anni ’80 possedevo un modello cabrio tinta aragosta con tetto in tela nero che usavo specialmente in estate per sentire… il vento tra i capelli (allora). Eccezionale come motore e stabilità, lo era molto meno per i consumi e, con la benzina a 800 lire (circa 2,25 euro attuali) andava usato con parsimonia. Non nascondo però che, grazie alla sua linea accattivante, attirava in particolar modo la curiosità del gentil sesso. In salita filava che era un piacere lasciando dietro vetture di maggior cilindrata e nei parcheggi affollati era sicuramente riconoscibile a dispetto di quanto accade oggi, quando le vetture dai colori meno vistosi e che si assomigliano un po’ tutti, ci costringono spesso a ricorrere ai telecomandi per ritrovarle.
La frase ironica del mese: “ uno dei grandi misteri della vita: cosa ne fa un nudista delle chiavi dopo che ha chiuso la macchina? “- J.M.Braude
Gli appuntamenti “storici”:
09 / 10 febbraio -ACI Sport Verona : Coppa Giulietta & Romeo regolarità
17 marzo -HCC Verona : Lago e colline con prove di regolarità
17 marzo -V.C.C. E Bernardi Verona : Pozzolengo (BS) 30° Raid del Lugana
24 marzo -Benaco Auto Classiche : 4° Lake & Drive
27 / 28 aprile -Jurassis Car Club T.N. (MN) : Concorso di Eleganza “Vittoriale”
2 Comments
Gianni
Ho visto e rivisto il film del maggiolino tutto matto. Bei ricordi che grazie a questo articolo ho rivissuto.
Gianni
giacomo
che ricordi col mio 1303 karman cabrio….