di Francesco Schillirò – Refazione Panathlon Napoli
Una domanda che da un po’ di tempo mi pongo e che ,mio malgrado non mi da la risposta che vorrei è : “Esiste ancora il rispetto delle regole nel mondo Associativo?”.
Nel nostro mondo idealmente non si dovrebbero fare campagne palesi e massive ma ci si dovrebbe conoscere ed apprezzare secondo il motto associazionistico dei nostri padri fondatori :”service above self”.
Quel che si è fatto e si fa per l’Associazione, sono il buon “ viatico” per assurgere a qualunque tipo e grado di incarico ,sempre nel rispetto dell’amico socio temporaneamente antagonista.
Teniamo presente che nelle Associazioni non a fini di lucro, bisogna agire con spirito di servizio per la divulgazione degli ideali e dei principi che,hanno consentito ai fondatori,di far germogliare e crescere il seminato.
Una sana e sportiva contesa ,specialmente nella nostra Associazione benemerita C.O.N.I. ,che si attivi con la scesa in campo delle squadre, sarebbe auspicabile,senza corse in avanti che,potrebbero anche essere nocive per chi le fà.
Il destino avverso per qualcuno non dovrebbe essere benzina per il fuoco delle bramosie.
Un detto siculo esplicativo di cosa è la vita recita:” la naca e la fossa so stritti parenti,si nasci e si mori nto tempo di nenti.O pupu di crita,un susciuni è la vita (la culla e la tomba sono stretti parenti ,si nasce e si muore nel tempo di niente.Oh pupazzo di creta un soffio è la vita).
A questo dovremmo pensare prima di agire da highlander.
Il nostro movimento è stato colpito ultimamente dal decesso del mio ma non solo mio caro amico Eugenio Guglielmino ,uomo,professionista e panathleta di alto profilo che molto faceva per i più bisognosi reietti dalla società.Nel suo rispetto cerchiamo di creare una “ zona franca “ prima di rientrare nell’arena elettiva.
Solo quando si scenderà in campo,si avrà il vincitore ,ma ,l’agire con fair play e non “ oltre le righe “,farà tornare,a fine partita,tutti di nuovo uniti per promulgare all’unisono gli ideali della nostra Associazione e per far sì che a vincere sia solo Lei.
Sicuramente quel che scrivo,sarà interpretato da ognuno in modo diverso,”è nel gioco delle parti”ma,posso sine mora affermare che, è il grido di chi crede nell’Associazione, crede nella sana e disinteressata amicizia anche post mortem e vorrebbe che ognuno di noi fosse libero e non condizionato per consentirgli di agire come meglio crede.
Ludis Iungit è il nostro motto,ma per ottenere ciò bisogna rispettare le regole e bisogna avere la forza di dire” no” oltre le personali convenienze .
Sinner docet.