Lettera 22 Panathlon on-line
L’Editoriale Dedicato al Presidente Giorgio Costa
Caro Presidente, prima d’iniziare l’intervista sull’attività del Distretto Italia di questi ultimo quadriennio, permettimi di ringraziarti per avermi affidato la comunicazione del Panathlon Distretto Italia, che proprio in questi giorni ha raggiunto i 374.446 (11.02.24) articoli letti in 153 Paesi del mondo. Ti ringrazio di avermi dato carta bianca
permettendomi di uscire dai tradizionali canoni istituzionali per andare alla conquista di una platea vasta come quella raggiunta. Tutto ciò lo si è potuto realizzare grazie alla preziosa collaborazione di penne giornalistiche che hanno trasfuso nei loro accattivanti articoli la filosofia panathletica.
Così oggi Panathlon Planet è divenuto un vero e proprio ambasciatore del Distretto Italia del quale andarne orgogliosi, non dimenticando le stesse funzioni delle pagine FaceBook di: Panathlon Distretto Italia (Agorà), Panathlon Ludis Iungit, Sport e Fair Play, Panathlon Planet, per terminare con Lettera22. Una vera e propria Panzer Division della comunicazione del Panathlon Distretto Italia, che Tu hai tenuto a battesimo.
Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet
QUADRIENNIO DI GIORGIO COSTA DA INCORNICIARE
Tra qualche mese, il 6 aprile 2024, terminerà l’attuale quadriennio
olimpico con la prossima Assemblea elettiva di Rapallo. E’ dunque
tempo di bilanci.
MR – Presidente Costa, riavvolgendo la pellicola dall’Assemblea di
Ascoli Piceno, cosa si sente di dire?
GC – Che si è voltato nettamente pagina di un periodo da
dimenticare, dando finalmente al Distretto Italia una sua giusta
dimensione nel mondo dello sport nazionale.
MR – Cosa vuole dire?
GC – Vuole dire ad un primo tempo anonimo, e quindi vuoto di
contenuti, ne è seguito uno che ha iniziato a configurare la nostra
Associazione ponendo la massima attenzione alle necessità dei Club,
sino a quel momento delle belle statuine ed allacciare contatti
istituzionali, governativi dello sport. Quindi un lavoro intenso e costante
di fioretto, che lo si è potuto realizzare con il gioco di squadra del
Comitato di Presidenza, ricco di professionalità ed entusiasmo, uscendo
così da quel ginepraio di problemi irrisolti
MR – Ad esempio?
GC – Lo stucchevole vulnus irrisolto sino allora della Campania incapace
di eleggere un Governatore, tanto da divenire un nostro caotico caso
nazionale. Con un lavoro di certosina diplomazia nello smorzare gli
animi si è così arrivati alla nomina di Francesco Schillirò, che non solo è
stato un ottimo pacificatore ma anche un fine tessitore di relazioni.
Oggi la Campania viaggia col vento in poppa tanto da dare vita ad
alcuni nuovi Club.
MR – Mi sembra ci sia anche un altro punto che evidenzi questo
quadriennio.
GC – Più di uno, ma uno lo definirei “irrinunciabile”, cioè: la
TRASPARENZA fortemente voluta dal Consiglio di Presidenza, e con la
quale abbiamo affrontato le problematiche economiche dei Club
premiando quelli virtuosi ed aiutando quelli in difficoltà.
MR – Aldilà di ciò, cosa caratterizza questa presidenza?
GC – Che finalmente i Club hanno stabilito relazioni dirette con i vertici
del Distretto Italia, alimentando quel dialogo necessario per la crescita
del nostro Movimento. Visitando, in continuazione, i Club della nostra
bella Italia.
MR – Che tradotto vuole dire?
GC – E’ cambiato il modo di rapportarci, un metodo basato sul
dialogo, quasi quotidiano, che ha portato ad una maggiore nostra
sensibilità, corrisposta a sua volta dai Club, che ci ha permesso di
supportarli in modo significativo.
MR – Cioè?
GC – Il Panathlon è finalmente entrato dalla porta principale dei Palazzi
istituzionali romani: Sport e Salute, CONI, CIP, Federazioni ed
Associazioni diverse, conquistandosi, giorno per giorno, quella stima
che ci sta permettendo di lavorare insintonia con loro, e di conseguenza
con i Club, utili alla crescita ed all’affermazione del Distretto Italia.
MR – Quindi?
GC – Vuole dire che si è risvegliata ed avviata nel nostro Movimento
quella creatività progettuale, usualmente circoscritta entro le mura di
casa. Ciò ha permesso al Panathlon di ricevere interventi economici sui
lavori presentati dei Club, poi ridistribuiti agli stessi.
MR – Come avete affrontato il Covid? Quale frenata c’è stata?
GC – Poiché noi sportivi di necessità ne facciamo virtù, abbiamo, molto
semplicemente, utilizzato la piattaforma Zoom per mantenere il
contatto con i Club, svolgendo così un’attività quasi normale, si fa per
dire. Anzi, questa situazione irreale ci ha aiutato a discutere e progettare
idee per il futuro.
MR – A Cultura dello sport come stiamo?
GC – Direi in piena salute. Dal punto di vista giornalistico-letterario c’è
stata la nascita del Premio Panathlon Letteratura dello Sport,
presentato al pubblico a Lucca ed anche nell’incantevole Portofino, con
premiazione a Pontremoli, dove siamo in partnership con il Premio
Bancarella Sport. Un momento di visibilità nazionale che ci regala un
prestigioso proscenio culturale.
MR – Solo?
GC – No evidentemente: non bisogna infatti dimenticare le celebrazioni
veneziane del nostro Settantesimo genetliaco culminato con il Convegno
“Lo sport nella terza età: perché mantenersi attivi ed in salute” alla
presenza di insigni personalità dello sport e del mondo medico-scientifico, che hanno dato il via alla collaborazione con la Facoltà di
Scienze Motorie di Verona, che già cooperava da anni con il Panathlon
Verona 1954, su alcune tematiche di attuale grande interesse.
MR – Da qui inizia un percorso di formazione nazionale.
GC – Proprio così! Siamo partiti con una tre giorni di Forum nazionale
dedicata a ”La ripartenza della scuola: più movimento, più salute, più
sostenibilità”. Anche in questo caso, come a Venezia, non sono mancate
le eccellenze medico-scientifiche e sportive, oltre a tre licei toscani.
Continuando a ricordare, c’è quel “#360 Iinclusione” che, per la prima
volta ha visto tre Benemerite del CONI lavorare insieme: SCAIS, Special
Olympics e UNVS, progetto che ha previsto una serie di eventi, come
quello panathletico su “L’emancipazione femminile vista attraverso i
Giochi Olimpici”, mostra itinerante culminata nel Salone d’Onore del
CONI a Roma.
Ed anche la mostra “Donne e motori… non solo un affare maschile”
presentata al Museo dell’Automobile a Torino in occasione
dell’Assemblea del Distretto Italia del 2023 e successivamente al Salone
del CONi di Roma.
Per non dimenticare quel “Manager per l’Etica Sportiva”, corso in
streaming di preparazione al management sull’Educazione sportiva dei
giovani, approfondendo i risvolti etici dell’allenamento,
dell’insegnamento e della loro gestione.
Ed in ultimo, ma solo per data, un importante Convegno sulla “Riforma
della Legge sullo Sport”, sempre nella location del Salone d’Onore del
CONI.
MR – E la Route della pedalata ecologica?
GC – Come dimenticarla, non si può! Col tempo questo evento
dell’Area1 è divenuto un must da non mancare. Esso ha la capacità di
creare aggregazione tra i partecipanti attraversando le diverse regioni
coinvolte annualmente. Quest’anno poi si è superato tagliando l’arrivo
nella città slovena di nova Gorica, sede del nuovo Panathlon, risultato
del gran lavoro dell’Area12 FVG. La Route è inserita nel Progetto di
Sport e Salute.
MR – In questo quadriennio di grande cambiamento panathletico
italiano hanno fatto capolino anche le riforme statuarie.
GC – Esatto. A Napoli, presso lo storico Palazzo del Viceré Antonio
Zapata, si è approvato il nuovo Statuto del Distretto., che porta alcune
sostanziali variazioni in linea con i tempi.
MR – Il quadriennio che sta per concludersi ha portato in regalo alcuni
nuovi Club.
GC – Si, con grande soddisfazione possiamo essere orgogliosi di avere
dato vita a nuove realtà. Di questo dobbiamo ringraziare i Governatori
per i risultati raggiunti. Colgo l’occasione per ricordare che nello scenario
internazionale l’Italia, per merito dell’Area12 FVG, ha contribuito alla
nascita di due nuovi
Panathlon: Nova Gorica (Slovenia) e Kaerten Alpe Adria (Austria) che,
con il nostro Tarvisio a due passi da Kranjska Gora, costituiscono un
interessante triangolo di possibili grandi eventi sportivo-culturali.
MR – Per dirla alla Marzullo: “Si faccia una domanda e si dia una
risposta a conclusione della nostra chiacchierata.
GC – Dopo questi 4 anni, mi candiderò alle prossime elezioni
presidenziali del Distretto Italia? La risposta è Sì, mi candiderò per
continuare e portare a termine i diversi progetti ancora in cantiere, che indicherò nel programma 2024-2028.