Sinner innalza al cielo, per la prima volta, la coppa conquistata a Melbourne
E’ anche la prima volta che vince uno slam, lo vince rimontando lo 0 a 2
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Panathlon Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
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Medvedev ha cercato di batterlo giocando come non hai mai giocato, cioè tutto d’anticipo e andando a rete appena poteva. C’è riuscito per quasi due set, poi ha dovuto cambiare marcia perché era rimasto senza benzina, rischiando di perdere il secondo set dopo aver vinto il primo. Ma, stringendo i denti, è riuscito a portare a casa anche il secondo parziale. Sinner ha però capito che avrebbe potuto rimontare, continuando a giocare come è capace, cioè con il modello di una via di mezzo tra Agassi e Djokovic.
Costretto a tornare al proprio gioco abituale, il russo è stato sconfitto in 5 set da Jannik, che si è imposto nei successivi 3 set.
Se qualcuno si è chiesto come mai Medvedev non giochi abitualmente come nei primi due set, la risposta è semplice: non lo fa perché è ben cosciente di non poter continuare così per un intero incontro, come infatti si è visto: è una questione che riguarda le fibre bianche (tipiche dei velocisti e degli atleti esplosivi) e quelle rosse (che abbondano nei maratoneti). Sostanzialmente, quindi, il russo rimane un grandissimo difensivista, ma non è un attaccante.
Nei primi due set Sinner ha commesso vari errori.
Disastroso il terzo gioco, in cui ha fatto registrare 3 errori consecutivi, che ha pagato con la perdita del servizio.
Seconda crisi al nono gioco: sul punteggio di 3-5 per Medevedev: 15-40, quindi 2 set point per il russo, che ha trasformato in set la seconda occasione.
Nel secondo parziale Sinner ha offerto all’avversario ben 6 palle-break, 2 delle quali sono state trasformate nel quarto e nel sesto game.
Ma, sul 5-1 a proprio favore, Medvedev ha cominciato a mostrare i primi segni di errori che prima non aveva mai commesso, con la conseguenza di offrire due break-point e cedere il servizio alla seconda occasione: 5-2. Poi dopo che Sinner ha tenuto il proprio servizio, il russo ha avuto la possibilità di concludere il set, ma non l’ha sfruttata commettendo addirittura un doppio fallo, seguito da un altro errore: break point per Sinner e quindi appetitosa occasione per Jannik di completare la rimonta nel secondo parziale: occasione che Sinner ha sciupato con un diritto in rete al termine di un lungo scambio. Dopo di che Medvedev ha sterro i denti, riuscendo ad aggiudicarsi il set alla seconda occasione.
Nel terzo set non si è più visto il Mevdeved dei primi due, mentre Sinner ha continuato a praticare il proprio gioco ma con meno errori e con piena fiducia nei propri mezzi. Per 4 giochi, al posto del precedente dominio da parte del russo si è registrato infatti un sostanziale equilibrio tra i due contendenti, rotto sul 5-4 per Sinner dal set point da lui vinto al termine di una lotta a fase alterna: 6-4 per l’azzurro.
Identico copione nel quarto parziale: ancora 6-4 per Sinner, con break nell’ultimo gioco.
Nel quinto set il game di svolta è stato invece il sesto, in cui Medvedev ha perso la propria battuta alla seconda occasione, da 0-40. Negli ultimi tre giochi ognuno dei due ha vinto il proprio game: 6-3 quindi trionfale per Sinner.
Nella cerimonia Jannik ha ricordato quasi tutti.
Noi aggiungiamo che per la prima volta un italiano vince gli Australian Open.
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