C’è posta per me
Buongiorno,
ho avuto il vostro contatto dal signor Giuseppe Corso, il quale mi ha suggerito di scrivere due righe relative alla mia storia. Al momento della mia nascita non ho respirato per un secondo, questa mancanza di ossigeno mi ha causato una tetraparesi spastica. I medici avevano detto non avevano dato nessuna speranza a mia madre; sarei stato destinato a sedere su una sedia a rotelle per tutta la vita. La caparbietà dei miei genitori mi ha portato a provare qualsiasi sport per migliorare i miei movimenti; a 14 anni ho iniziato a giocare a golf. Dopo tanti sacrifici, nel 2022 ho conquistato il titolo di campione italiano e vincitore dell’Open d’Italia disabili.
Il mio obiettivo odierno è quello di far conoscere la mia storia a più persone possibili al fine di riuscire a dare un barlume di speranza a chi vive nell’oscurità.
Nella speranza che Lei mi possa dare una mano,
Cordiali saluti
Gregorio Guglielminetti
Caro Gregorio,
Leggendo queste tue righe mi torna in mente quell’antico detto popolare greco “La speranza è l’ultima a morire”. E’ proprio vero: bisogna credere di farcela sino in fondo. Tu ed i tuoi genitori ne siete uno splendido esempio da regalare agli altri.
Hai avuto la fortuna di avere due genitori che hanno creduto nello sport e nello stesso tempo ci sei stato tu, con i tuoi sacrifici e la grande volontà, che sei riuscito a scalare la montagna.
Certamente ti daremo una mano seguendo il tuo percorso di golfista e testimonial, mettendoti a disposizione uno spazio per i tuoi articoli, che ci invierai nella rubrica: “SARANNO FAMOSI?” di Panathlon Planet, House Organ quotidiano d’informazione e cultura sportiva del Panathlon International Distretto Italia.
Auspicando che la tua richiesta sia raccolta dai Club del Panathlon, t’invio un cordiale e panathletico saluto,
Massimo Rosa, Direttore Panathlon Planet