Terzo appuntamento con PCU, ovvero il Panathlon Club Universitario.
Di Massimo Rosa Direttore Panathlon Planet
Compito affidato al PCU è praticare e divulgare i principi etici fondamentali dello sport, quint’essenza del Panathlon, attraverso una serie di eventi organizzati dalle università, che fanno di ogni singolo ateneo socio del Movimento panathletico.
Le origini italiane del PCU
Il PCU ha nel Panathlon Gianni Brera Università di Verona le radici della propria nascita. Quest’ultimo fondato dall’eclettico Adalberto Scemma, giornalista e docente di quell’ateneo, i cui componenti erano e sono docenti e studenti della facoltà di Scienze Motorie, l’1 Novembre 2009, si proponeva di aprire le porte delle università italiane al Panathlon. Quel giorno a Verona erano anche presenti Enrico Prandi, Presidente del Panathlon International, e Peter Verboden, Presidente del Panathlon Anversa. Non a caso i due alti dirigenti erano giunti nella città di Giulietta per valutare de visu l’importanza di questo nuovo ed interessante soggetto.
Due anni dopo
Il 18 ottobre 2011 nel salone dell’Olimpysc Stadion di Amserdam nasce il Panathlon Club Universitary Committee. Il primo Consiglio esecutivo è costituito da Enrico Prandi, Presidente Panathlon Inernational, Peter Verboden, Presidente Panathlon Anversa, Javier Sanchez Millan, Presidente Panathlon Valencia, Adalberto Scemma, fondatore Panathlon G. Brera Università di Verona, Sergio Allegrini, Segretario Generale Panathlon International.
Nel 2012 i primi Giochi Mondiali Universitari Club Universitari.
I Club universitari diventano Ambasciatori dello Sport
Compito di questo soggetto è praticare e divulgare i sani principi fondamentali, quint’essenza del Panathlon, attraverso una serie di eventi organizzati dalle università, che fanno di ogni singolo ateneo socio del Movimento panathletico. Così il Panathlon ha trovato modo di ampliare il proprio palcoscenico internazionale, avendo associato 140 università intercontinentali, dieci di queste sono italiane.
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