Intervista di Francesco Schillirò – Redazione Napoli
Siamo ormai vicini al giro di boa per l’Assemblea elettiva del Panathlon International che si terrà ad Agrigento a Giugno 2024 e il mio istinto di giornalista ha prevalso sul mio carattere, che cerca sempre di non mettere in possibile difficoltà un interlocutore e nel tuo caso anche stimato amico, così mi sono deciso a porti alcune domande a quattr’occhi.
- Come riuscirà il Presidente che sarà eletto ad Agrigento, dopo gli eccellenti due quadrienni di Pierre Zappelli a rendersi “appetibile “ a noi panathleti ?
Condivido appieno la valutazione positiva del Presidente uscente. Pertanto, desidero sottolineare la mia volontà di mantenere gli aspetti positivi dell’amministrazione precedente di Pierre Zappelli. Cercherò di evidenziare la continuità nelle pratiche di successo e di promuovere il coinvolgimento attivo con la comunità panathletica. Questo sarà realizzato attraverso incontri regolari, trasparenza nelle decisioni e mantenendo aperto un efficace canale di comunicazione.
Per garantire la continuità e il futuro vivace del movimento, ritengo che sia fondamentale iniziare con un focus sui giovani, dando fiducia alle nuove generazioni. Intendo intensificare l’attività di formazione e informazione, potenziando i contatti istituzionali con le scuole. Questo sarà gestito attraverso un coordinamento generale basato sui principi dell’etica sportiva, della lotta al bullismo, della prevenzione del doping e della promozione del fair play non solo nell’ambito sportivo, ma anche nella vita quotidiana.
Inoltre, dedico una particolare attenzione a favorire un coinvolgimento più ampio del volontariato e a valorizzare il contributo prezioso dei volontari e delle volontarie. L’obiettivo è farli sentire protagonisti attivi nel processo di cambiamento del mondo sportivo, collaborando insieme al Panathlon International.
Personalmente ho sempre ritenuto che tu sia all’altezza del compito ma, vorrei sapere, per chi ci legge, dei prolegomeni sul tuo programma
Apprezzo la fiducia e la tua considerazione. Per quanto riguarda i prolegomeni sul mio programma, ho ritenuto di articolarlo attorno a tre parole per me chiave per una lettura del mondo moderno. E queste parole sono: Sostenibilità, Pace e Inclusione.
Attorno a queste tre semplici, ma difficilissime, parole ho voluto formulare il mio programma, che prevede l’utilizzo dello sport come veicolo di valori per un mondo più sostenibile, pacifico e giusto per tutte e tutti.
Questi sono solo alcuni spunti iniziali, ma invito tutti a consultare il programma per esteso che invierò a tutti i Club e sono aperto a ulteriori dettagli e approfondimenti sulla mia visione e su quelle che ritengo essere le priorità.
Com’è stata l’esperienza di Consigliere Internazionale e, conoscendo il tuo eccellente curriculum vitae professionale, cosa ti spinge a candidarti al vertice della nostra Associazione?
L’esperienza di Consigliere Internazionale è stata estremamente gratificante e formativa. Durante il mio mandato, ho avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con la comunità panathletica globale, contribuendo alla formulazione di strategie e decisioni cruciali per il movimento.
È stata un’opportunità per conoscere le realtà panathletiche al di fuori dei nostri confini e in particolare presso i popoli latinoamericani che sono molto vicini per cultura e tradizione a noi italiani, ma anche i nord europei, sempre rappresentati da figure di alto profilo.
La mia decisione di candidarmi al vertice dell’Associazione Panathlon è guidata in particolar modo da una profonda passione per i valori fondamentali del Panathlon, come l’etica sportiva, la solidarietà e la promozione di uno stile di vita sano. Credo che questi principi siano fondamentali per il benessere della società e per la crescita individuale e collettiva.
- Io ho sempre ritenuto che rafforzare la posizione all’estero è il “buon viatico” per la nostra crescita. Noi attualmente con il Distretto Italia abbiamo un’ottima struttura portante ma solo accrescendo i Distretti Esteri possiamo veramente diventare “grandi”. Tu cosa ne pensi?
Concordo pienamente sulla fondamentale importanza di rafforzare la posizione del Panathlon all’estero per la sua crescita complessiva. La creazione e il consolidamento dei Distretti Esteri possono essere un passo significativo per garantire la presenza e l’efficacia del Panathlon su scala globale.
Rafforzare la presenza internazionale del Panathlon attraverso l’incremento dei Distretti Esteri è una strategia chiave per il successo e la crescita dell’associazione, permettendo di costruire ponti culturali, accrescere l’entusiasmo globale per il movimento e promuovere una visione unitaria basata sui valori del Panathlon.
- Il presidente Zappelli ha molto viaggiato per il Panathlon cercando di essere vicino ai vari Distretti; seguirai la sua scia?
Certamente, seguirò la scia del presidente Zappelli nel riconoscere l’importanza di essere vicino ai vari Distretti del Panathlon. La presenza diretta e il coinvolgimento attivo con i Distretti sono fondamentali per comprendere le esigenze specifiche di ciascuna comunità panathletica, per promuovere la coesione e per stimolare lo sviluppo armonioso dell’associazione a livello globale.
Alcune delle azioni che intendo intraprendere in questa direzione includono la partecipazione agli eventi organizzati dai distretti, una comunicazione aperta e continua con i rispettivi presidenti, favorire la condivisione delle best practices tra i vari Distretti, consentendo un apprendimento reciproco e stimolando l’innovazione e lo sviluppo in tutto il Panathlon.
Inoltre, intendo supportare i Distretti per sviluppare programmi e iniziative che siano adattati alle specificità culturali e alle esigenze della comunità panathletica locale.
Seguire quest’approccio consentirà di mantenere un legame forte e significativo con i Distretti, garantendo che il Panathlon cresca in modo armonioso e risponda alle esigenze uniche delle diverse comunità in tutto il mondo.
- Scendendo scusami nel personale, come ha preso la tua famiglia questa tua volontà di candidarti?
Ho confidato a Maria Rita, mia moglie, l’intenzione di offrire all’Associazione la mia disponibilità a ricoprire il ruolo di Presidente e, pur consapevole dell’impegno che ne conseguirà, non ha esitato a mostrarmi la sua determinazione a starmi vicino in questa scelta. Sono sicuro che anche nei momenti di difficoltà il suo appoggio non mancherà mai, come non è mai mancato in tanti anni vissuti insieme.
Devo dire che, anche se ormai sono autonomi, con le rispettive famiglie, Cecilia e Giuseppe, i miei due figli, sono stati entusiasti di questa notizia e forse, sotto sotto, anche un po’ orgogliosi.
- Essendo tu attualmente Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, come farai con i tuoi impegni Universitari?
Sono certo che la mia carriera lavorativa non risentirà, come non ha mai risentito nel passato, delle mie passioni, e viceversa. Per me il Panathlon International è, prima di tutto, passione e saprò portare avanti le relative incombenze con la serenità e l’equilibrio che ho sempre avuto.
Con un po’ di rammarico devo però ammettere che il 30 settembre 2024 il mio mandato di Direttore di Dipartimento andrà a naturale scadenza e non sarà rinnovabile; quindi, questa sovrapposizione di incarichi durerà solo pochi mesi.
- Ultima domanda che molti amici panathleti, sapendo le mie origini mi hanno chiesto: perché Agrigento? Grazie per il tempo che mi hai dedicato e…Buon vento.
La decisione sulla location non è spettata certamente a me, però non è un segreto che è stata mia la proposta di questa sede prestigiosa. Per me Agrigento è un luogo dell’anima, un luogo dove mito e realtà si incontrano, dove la bellezza della Sicilia raggiunge l’apoteosi. Un luogo che permette di respirare un’aria probabilmente simile a quella dei Giochi Panellenici, da cui tutto è nato, nell’antichità. Tante erano infatti le rappresentanze siciliane a primeggiare nelle olimpiadi greche e tra queste quelle di alcuni posti a me cari come Siracusa, Naxos, Messina e, appunto, Agrigento.
Spinto dalla voglia di far conoscere queste meraviglie agli amici Panathleti di tutto il mondo ho fatto questa proposta e sono onorato che sia stata positivamente accolta.
Nella foto: Robertto Pregadio Governatore Panatthlon Sicilia, Francesco Schillirò Governaore Panathlon Campania e Franco Giuseppe Falco Governatore Panahlon Veneto–Trentino/Sudtirol