La verve e la grinta di “Mister Promozioni” Castori al Panathlon Club Pesaro
di Tania Stocchi Ufficio Stampa Panathlon Pesaro
L’allenatore Fabrizio Castori, l’uomo che in 43 anni di carriera calcistica ha festeggiato 10 promozioni, passando dalla Terza Categoria alla Serie A. è stato ospite del Panathlon Club Pesaro presieduto da Angelo Spagnuolo in occasione della presentazione della sua biografia “Fabrizio Castori. La storia di Mister Promozioni” (Minerva, 2022).
«Ho iniziato ad allenare per caso a 26 anni, una squadra ultima in classifica, la Belfortese, che ho portato alla salvezza. Ho perso la prima partita per 5-0, poi è emerso il mio carattere, ho preso la situazione di petto e abbiamo iniziato a vincere. In quel periodo per me il calcio era un divertimento, lo svago post lavoro. Mi sono sposato giovane e avevo una famiglia a cui pensare. Poi questa passione è diventata il mio lavoro. Ci ho messo entusiasmo, studio, non mi sono mai sentito appagato, neanche ora. Penso che sia importante lavorare sempre per migliorarsi. Ho sempre analizzato quello che facevo, mi piace dare una spiegazione a ogni cosa: quando vinco voglio sapere perché ho vinto, quando pareggio perché ho pareggiato e quando perdo perché ho perso. La svolta è arrivata quando mia moglie mi ha convinto ad accettare la proposta del Lanciano che aveva l’ambizioso progetto di arrivare in Serie B. In Abruzzo sono state 4 stagioni meravigliose, tifosi e giornalisti hanno coniato l’espressione “castorizzati” perché la squadra e l’ambiente incarnavano il mio carattere e il mio gioco: aggressione totale, 90 minuti di fuoco e fiamme, verticalizzazioni. Mi piace andare a manetta, nessun atteggiamento difensivo. Dopo Lanciano è iniziata l’esperienza a Cesena, con la promozione in B e il lungo periodo di squalifica in seguito alla rissa con il Lumezzane. In quel periodo ho allenato sia Cesena che San Patrignano, in Terza Categoria, pur non potendo stare in panchina. Quello di San Patrignano ad allenare i ragazzi della Comunità è stato un capitolo molto bello e altrettanto impegnativo. Con il Carpi l’approdo in Serie A. Ho creato insieme a Cristiano Giuntoli una squadra da 0, con ragazzi presi dalle categorie inferiori e il penultimo budget della serie B. Dopo una settimana di allenamento la squadra me la sono sentita addosso, la sentivo mia. A 5 partite dalla fine abbiamo vinto il campionato e siamo andati in Serie A. L’altro capolavoro è stato riportare la Salernitana nella massima serie dopo 23 anni».
«Il libro nasce per parlare di Castori a 360 gradi. – Raccontano gli autori Massimo Boccucci e Simone Paolo Ricci. – La sua storia dimostra che tutti hanno diritto di sognare e con l’impegno si può arrivare dappertutto. In questo libro Fabrizio si è messo a nudo. Ha vissuto favole bellissime. È stato apprezzato in tutte le realtà in cui è stato. A Cesena è più popolare del sindaco. Ha forza, tenacia, determinazione. Nella sua storia troviamo elementi che si stanno perdendo nella società attuale: visione del futuro; il tempo dell’attesa, comunicazione diretta, solidità dei valori».
«Le origini umili che non ha mai dimenticato. Le tante scelte fatte col cuore senza pensare al portafoglio. Il rifiuto del politicamente corretto dilagante. L’essere un assoluto self-made man. Mister Castori rappresenta nel panorama del calcio moderno una unicità che il Panathlon Club ha voluto raccontare» ha commentato il Presidente del sodalizio pesarese Angelo Spagnuolo.
La serata, cui hanno partecipato Il Presidente CONI Marche Fabio Luna e il Governatore di Area 5 del Panathlon Francesco Franceschetti, si è aperta con l’ingresso di due nuovi soci. Si tratta di Franco Fiorentini, appassionato di sci, tennistavolo, pentatlon e Marco Andreani, Presidente della Federazione Europea di Immunogenetica con un passato da cestista e allenatore di basket.