1^ PARTE – Iniziamo il viaggio per conoscere il sopracitato acronimo.
di Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet
Qualcuno confonde il PCUS di vetusta triste memoria, cioè dell’acronimo di Partito Comunista dell’Unione Sovietica, con quello di PCU, cioè Panathlon Club Università. Errare humanum est!
Quest’ultimo, infatti, è la piattaforma internazionale universitaria della nostro Panathlon International rivolta all’organizzazione di eventi sportivi, i cui principi sono quelli del Fair Play e dell’etica panathletica.
Perché oggi parliamo di PCU? Perché riteniamo ch’esso sia un soggetto sconosciuto alla stragrande maggioranza dei club, non essendo mai stata fatta una politica di comunicazione per la diffusione della sua esistenza a livello universitario e di nostri club , soprattutto dall’organo internazionale, almeno in Italia.
Per quanto è dato a sapere solo nella città di Giulietta e Romeo dal 2009 esiste il Panathlon Gianni Brera Università di Verona* (Facoltà di Scienze Motorie), impegnato soprattutto sul fronte giornalistico. Per il resto è notte fonda, facendo del PCU una sorta di ectoplasma.
Eppure esso nasce nel 1999 per volontà degli studenti belgi e olandesi, confluendo nel 2011 nel Panathlon International accolto con tutti gli onori, financo quelli del Presidente del CIO Jacques Jean Marie Rogge, poiché si schiude la porta di un club service, quale il Panathlon International, al mondo universitario, abitualmente ritenuti (i club service) elitari. Non è però questo caso il caso, poiché i panathleti provengono dal mondo dello sport. Quindi il PCU è il soggetto che riunisce tutti i club universitari del Panathlon International, nati per competere sotto l’egida degli alti valori dello sport.
- La foto: 11.10.2009 giorno della fondazione del Panathlon Gianni Brera Università di Verona, primo club universitario.
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