Il Calcio di Romano Mattè – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Il ruolo della punta centrale fondamentale in fase offensiva (ma oggi anche nelle 2 fasi offensiva-difensiva) ha subito nel corso del tempo varie mutazioni – interpretazioni per scelte tattiche o per stato di necessità . Vediamole nelle loro molteplici declinazioni :
1) centravanti ”ariete” dotato di potente corporea fisicità , veloce non agile e rapido , forte nel gioco aereo sia di sponda che di finalizzazione e nella capacità di coprire e difendere palla consentendo ai suoi di prendere campo e di salire ; ricordo alcune figure datate e recenti di questo ruolo : Piola , Nordahl, Charles, Vieri, Pruzzo, Boninsegna ed ora Lukaku Vlahovic (centravanti vero se può giocare “da centravanti” vedendo la porta e non spalle alla porta!) , Scammacca , Zapata ; questi uomini per la loro fisicità possono pressare alto e contrattaccare “lungo” ; in ogni tipologia vi sono però delle nobili eccezioni , vedi ora Osimhen , Immobile, Lautaro sempre punte centrali non dotate però di grande fisicità ma agili, rapide, esplosive, vere rapaci d’area, sanno dov’è la porta , la “fiutano” , che vanno però innescate con determinati palloni – verticalizzati , bassi , secchi , possibilmente di prima intenzione ! – e che non vanno fiaccate impegnandole in un pressing feroce , che finirebbe con lo spegnere le loro migliori qualità ;
2) centravanti “tuttocampista – universale” : uomo -ovunque , di ampio raggio d’azione , dotato di grande “qualità – quantità”, interprete di un calcio totale ( regia , copertura , affondo , assist – men , finalizzazione );
i migliori interpreti di questo ruolo nel tempo sono stati 2 fuoriclasse , Di Stefano ( Spagna) e Charlton ( Inghilterra) , che possedevano l’istintiva talentuosa capacità ( in possesso-palla) di scegliere sempre la migliore soluzione dove e a chi passare palla;
3) centravanti “atipico” : rimane tendenzialmente sempre alto , ha buona fisicità , sa svariare , rientrare ( ma non troppo!) con smarcamento “corto” a ritroso , facendo sponda spalle alla porta alle seconde linee in affondo verticale , temibile anche come finalizzatore ( testa-piede) ; oggi il giovane Raspadori è il nuovo prototipo perfetto di questo ruolo ; lo è anche Dzeko che ha però uno smarcamento “a ritroso” più accentuato ; anche l’olandese Ibrahimovic che ha appena lasciato il calcio giocato, può essere a pieno titolo considerato un centravanti “atipico” capace pure di fare reparto da solo;
4) centravanti “falso-nueve” : ricordo la famosa iperbole di Guardiola ( City) : “ Il mio centravanti è lo spazio!” ; si lascia sguarnito il corridoio centrale dell’aerea , ove a turno affondano le seconde linee e gli “esterni-alti” al taglio ( le vecchie ali ) ; l’atipico per eccellenza Messi è l’interprete più efficace e spettacolare di questo ruolo; ora l’epoca del “falso-nueve” fatta per scelta tattica ma soprattutto per stato di necessità – carenza di veri numeri 9 !- è finita ed anche Guardiola ( l’uomo della famosa iperbole) si è affidato alla potente fisicità di Haaland ariete centrale vecchia maniera; un centravanti falso-nueve nel calcio degli anni 50 può essere considerato Hideguti trascinatore di quella leggendaria Ungheria, che si disperse nel mondo dopo la storica sanguinosa rivolta di Budapest;
5) punta centrale “senza esserlo” , nel senso che non occupa stabilmente lo spazio centrale ma si muove leggermente decentrata ( sul centro-sinistra o sulla destra ) , attaccando il corridoio centrale con un taglio “ a chiudere” esterno-interno ; Ronaldo è il migliore interprete attuale di questo ruolo anomalo essendo tra le più forti punte centrali senza occuparne stabilmente la posizione ; il portoghese è atleta eccezionale con una struttura fisica perfetta per il calcio : può sprintare in 20 -30 m toccando una velocità di 34,62 km all’ora e di staccare “da fermo” di ben 71 cm e di effettuare in soli 2 m più cambi repentini di direzione di corsa ;
anche il nostro Gigi Riva , detto “ rombo di tuono” per la sua dirompente leonina fisicità e per il suo micidiale sinistro , può essere considerato punta centrale senza averne occupato stabilmente la posizione;
6) punta centrale “regista d’attacco” ; è un’altra figura di un calcio mai statico : questa figura – il giovane Zirkzee del Bologna è l’esempio più attuale ed emblematico! – con il suo gioco favorisce soprattutto i tagli a chiudere degli esterni – alti ( le vecchie ali ) , rimane tendenzialmente alto ( ma non troppo !) , rifinisce , è creativo ed imprevedibile assist-men, morbido spondista , spesso aiuta in copertura ed è cruciale per favorire l’innesco tattico delle batterie degli esterni-alti nel taglio “a chiudere” esterno – interno , che debbono avere piedi buoni , essere tatticamente duttili ( giostrare indifferentemente sia a sinistra che a destra ed abili nell’ 1>1 secco e vincente .
Come si vede la figura della punta centrale ( o para—centrale ) ha subito nel tempo varie declinazioni rimanendo sempre pedina chiave negli ultimi 25- 30 m offensivi per le 3 opzioni tattiche fondamentali :
la penetrazione individuale ( “ dritto per dritto “) , per la sponda sia alle seconde linee in attacco verticale che agli esterni alti nel taglio diagonale a chiudere .