Falsa partenza per i nostri colori
Partenza negativa per i nostri colori
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
DAY 1
Gli US Open sono il quarto e ultimo slam dell’anno. Inevitabilmente vari giocatori del circuito ATP, sempre più stressante anche se non obbligatorio, vi partecipano svuotati di energie mentali e con vari problemi e problemini muscolari e articolari.
Questa è probabilmente la spiegazione dell’immediata uscita di scena del danese Rune, uno dei gioiellini più preziosi della nuova generazione dei campioncini destinati a competere per la conquista del primo posto al mondo. Dicendo questo, non vogliamo togliere meriti allo spagnolo Carballes Baena, n. 63 ATP, che l’ha battuto in 4 set, ma non si può dimenticare che il danese abbia chiesto l’intervento del medico nel quarto set, per problemi ad una coscia, aggravando sul piano psichico il timore crescente di una possibile sconfitta.
E’ sicuramente legata ad uno stato di forma in picchiata anche l’eliminazione di Musetti, n. 18 del mondo, superato in 5 set dal francese Droguet, n. 71 e alla sua prima esperienza nel tabellone principale di uno slam. L’alto numero di errori non forzati (ben 67), il disastro di doppi falli in momenti cruciali e l’incapacità di contrapporre una tattica adeguata per imporsi su un avversario sempre pronto a premere, spiegano i motivi dell’inattesa sconfitta del giovane carrarese, che ora dovrà cercare di ricaricarsi per poter affrontare i prossimi impegni.
Oltre a Musetti, sono usciti subito pure i connazionali Travaglia e Cecchinato.
Ha salutato New York anche il canadese Auger Aliassime, quest’anno altalenante nei successi e nelle sconfitte, battuto al primo turno dallo statunitense McDonald.
Nel singolare femminile è stata estromessa al primo turno la greca Sakkari, testa di serie n. 8.
Stessa sorte per Elisabetta Cocciaretto, l’unica testa di serie (n. 29) delle italiane, battuta in modo deludente dalla Juvan, proveniente dalle qualificazioni.
Scontata, invece, l’eliminazione della Paolini per mano della Ostapenko.
Un inizio negativo per tutti i tennisti italiani di entrambi i sessi.