RUOTE D’ORO – Gold Wheels – Capitolo n. 54
Ruote d’Oro di Roberto Gerosa – Redazione Verona Area1 Veneto-Trentino/AA
La fabbrica Renault, rimanendo fedele alla tradizione francese con la trazione anteriore e con il motore praticamente al centro, impostò stilisticamente questa nuova automobile in modo nuovo soddisfacendo così le esigenze del mercato interno e costituendo un’interessante evoluzione della utilitaria media europea.
Siamo negli anni ’70 e la presentazione della R5TL avvennne nel 1971 al Salone di Parigi. Distribuita nei principali mercati europei fu preceduta da una notevole propaganda che mai la Renault in precedenza aveva fatto. La R5 si inseriva tra la R4, di cui ne abbiamo parlato in un precedente articolo e la R6. Due furono le versioni previste per il mercato Italiano e precisamente: la normale, cioè la serie L con cilindrata di 845cc e la TL, di cui parleremo oggi, che era rifinita più accuratamente, aveva una cilindrata di 956cc., un carburatore Solex da 32 SEIA, una potenza di 44CV, una velocità di circa 140 km/h e un prezzo di 1.150.000 lire. Con misure di 3,50 m in lunghezza e di 1,52 m in larghezza, era nata per fare concorrenza alla “nostra” Fiat 127. Pur con parametri diversi dagli attuali, anche in quegli anni si effettuavano prove d’inquinamento che la R5TL superò brillantemente tra cui l’emissione di idrocarburi incombusti HC che furono di 6,66 gr contro il parametro di 8,70 gr.
La R5TL con una linea assai piacevole, metteva in evidenza il trattamento delle curvature delle lamiere, con portiere di dimensioni notevoli e con cristalli completamente discendenti. Niente maniglie alle portiere in quanto sostituite da un incavo nella lamiera della carrozzeria stessa e, da non sottovalutare, l’ampio portellone posteriore incernierato in alto, che arrivava sino al paraurti occupando quasi tutta la coda. Molto interessante anche la gamma dei colori quali: il rosso, il bianco, il verde chiaro, l’arancione, il blu scuro e il grigio metallizzato. Colori che riflettevano il momento storico e la voglia di essere anticonformisti.
A proposito di anticonformismo, gli anni settanta furono anche gli anni in cui si ballava la disco music, dove nacquero le prime radio libere portandomi alla mente l’amico Giorgio di Erbè (VR) che assieme ad un collega ne aveva costituita una; erano gli anni dei miti del rock come i Pink Floyd, i Led Zeppelin e come non dimenticare la rock band dei Queen con il loro cantante, dal talento vocale e dalla esuberante personalità, Freddie Mercury (1946/1991).
Tralasciando questi bei ricordi, la R5TL era una vettura prevalentemente utilitaria, con la strumentazione ridotta all’essenziale. Nel cruscotto infatti, erano inseriti il tachimetro con contachilometri, l’indicatore del livello carburante e un volmetro, mentre il resto degli indicatori era costituito da spie luminose che segnalavano la pressione dell’olio, quella dell’acqua, quella di un’eventuale guasto al circuito dei freni, senza dimenticare quelle per il lunotto termico e per gli abbaglianti. Inoltre, a richiesta, si potevano avere i rivestimenti in ecopelle, l’accendisigari e il tetto apribile. Quest’ultimo, era particolarmente apprezzato e più semplice da attuare, a differenza di utilitarie di altri Marchi che avevano difficoltà di applicazione. Negli anni a seguire, nacquero i modelli R5LS con motore da 1300cc, poi la GTL, la Le Car, mentre nel 1977 ci fu l’allestimento sportivo Alpine con motore da 1397cc e cambio a 5 marce.
Nel 1978, la Renault produsse la versione R5 con cambio automatico mentre nel 1979 introdusse le 5 porte. Per gli amanti dell’agonismo inoltre, nel 1981 produsse la potente R5 Alpine turbo, un vero proiettile usato ancora ai giorni nostri per gare di slalom e di rally storici. La produzione della prima serie terminò, con il modello R5 Laureate, nel 1984.
La frase del mese: “tutti quelli che hanno corso e che corrono in macchina, hanno questa consapevolezza: quando si vince, il 30% di merito va alla macchina, il 40% al pilota, il restante 30% alla fortuna” –Niki Lauda (Andreas Nikolaus Lauda 1949/2019).
Gli appuntamenti “storici” nel mese:
VCC E. Bernardi Verona: 6° Grand Prix in notturna (sabato 05)
Benaco Auto Classiche: 15°…E la chiamano estate (domenica 06)
1 Comments
Gianni
Sono spesso a commentare ma non essendo più un giovanotto alcune di queste auto ho avuto modo di provarle personalmente Grazie Gerosa perché con i suoi articoli mi fa tornare i “capelli” che negli anni ho perduto.
Gianni