OGGI LE SEMIFINALI DEL MASCHILE: ILNOSTRO SINNER CONTRO IL MITICO DJOKOVIC E ALCARAZ CONTRO MEDVEDEV.
LA CECA VONDROUSOVA ACCEDE ALLA FINALE DEL SINGOLARE FEMMINILE, AVENDO BATTUTO L’UCRAINA SVITOLINA, CHE A SUA VOLTA AVEVA ELIMINATO LA POLACCA SWIATEK, N. 1 DEL MONDO. SABATO DOVRA’ GIOCARE PER IL PRIMO POSTO CONTRO LA TUNISINA JABEUR, CHE SI E’ IMPOSTA SULLA FAVORITA SABALENKA, N. 2 DEL TABELLONE.
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Markèta Vondrousova, n. 42 della graduatoria WTA, ma finalista al Roland Garros nel 2019, è la grande sorpresa del tabellone femminile. Ci si spettava infatti che Elina Svitolina, già n. 3 del ranking e semifinalista a Wimbledon nello stesso anno, non avrebbe avuto troppe difficoltà nell’affrontare la ceca , soprattutto perché l’ucraina aveva appena eliminato nei quarti Iga Swiatek,n. 1 del mondo, anche se si deve ammettere che nel singolare femminile non si è ancora creato un dominio assoluto da parte di una giocatrice.
Il pronostico favorevole a Svitolina è stato invece smentitodal campo, perché la ceca si è dimostrata senza dubbio superiore alla rivale sia nella qualità del gioco sia nella condotta della partita.
Soprattutto Vondrousova ha trovato nella palla corta un’arma fondamentale, che ha messo molte volte in difficoltà la rivale.
Nel primo set Svitolina ha subìto un break nel quinto gioco, tuttavia subito dopo ha restituito lo sgarbo.
Ma nel sesto game ha avuto un autentico tracollo, cedendo i primi tre punti e infine il servizio alla seconda occasione.
Inevitabile la conclusione del set per 6-3.
Nel secondo parziale Svitolina è partita disastrosamente, subendo 2 break consecutivi. Poi, sul punteggio di 4-0 e 40-0 a favore della ceca, è successa una cosa molto strana, perché Vondrousova si è improvvisamente bloccata, facendosi addirittura breccare, fino ad entrare in una crisi così profonda da mettere a rischio tutto. Svitolina, al contrario, è riuscita a reagire e a portarsi a 3-4 grazie ad un secondo break. Ma poi l’ucraina, quando stava per completare la rimonta,ha ceduto inaspettatamente il game con un doppio fallo e altri due errori evitabili.
La ceca nell’ultimo gioco ha commesso anche lei un doppio fallo, ma sul 30 pari si è guadagnata un match point con un ace, seguito dauna risposta troppo lunga di Svitolina.
E’ stata quindi una partita caratterizzata da un andamento molto ondivago, da mettere probabilmente in relazione con l’insicurezza psicologica di entrambe le giocatrici, ben coscienti di non potersi fidare di se stesse in quanto a corto di adeguata preparazione.
Nella seconda semifinale si è assistito invece ad un tennis d’alto livello tra la bielorussa Sabalenka, n. 2 del tabellone, e la tunisina Jabeur, n. 6, entrambe dotate di grande potenza.Da una parte una tigre bielorussa portata a risolvere i problemicon la forza e dall’altra una leonessa mediterranea, anch’essa potente ma più riflessiva.
Sabalenka, basandosi su un servizio spesso irresistibile e portata a cercare la soluzione vincente soprattutto con diritti piatti e profondi, ha condotto i giochi nel primo set, in cui ha commesso però molti errori evitabili. Nel quinto game ha rischiato di perdere il servizio da 15-40, ma poi è riuscita a sistemare le cose con due 1-2 consecutivi: un diritto potente e una palla corta. Nel tredicesimo gioco ha subìto un mini-break al quinto punto, che successivamente ha recuperato al settimo, per aggiungere quello definitivo al decimo.
Nella prima parte del secondo set Jabeur, probabilmente demoralizzata per l’esito negativo del primo parziale, ha continuato a subire il gioco dell’avversaria, fino a farsi breccare (univa volta nella partita) nel quinto game dopo tre errori consecutivi: una palla corta, un diritto difensivo in rete e un disastroso doppio fallo. Ma all’ottavo game, dopo che Sabalenka ha sciupato la conquista del gioco con un diritto sparacchiato, ha trovato la forza di reagire, ottenendo il contro-break.
Nel game successivo la tunisina ha rischiato nuovamente di perdere il servizio, ma è riuscita ad evitarlo, per poi breccare la bielorussa nel decimo gioco, conquistando quindi il set.
A quel punto Jabeur ha cominciato ad intravvedere sempre più concretamente la possibilità di vincere il braccio di ferro con l’avversaria.
Nel terzo set si è registrato un sostanziale equilibrio fino al sesto gioco, in cui Sabalenca, partita da 0-30, ha rimediato allo svantaggio, subendo poi 3 break-point, fino a cedere il gioco, risultato fatale per lei
All’ottavo game la bielorussa ha annullato due palle-match, ma in quello successivoè definitivamente crollata.
La finale tra Jabeur e Vondrousova si presenta molto incerta, ma abbiamo l’impressione che sul piano emotivo la tunisina sia avvantaggiata.Sarebbe un successo stratosferico per il mondo arabo e africano.