SINNER IN DISCESA VERSO LA SEMIFINALE. MA PRIMA DOVRA’ IMPORSI SU SAFFIULLIN, CHE A SORPRESA HA ELIMINATO SHAPOVALOV
PIU’ DIFFICILE LA STRADA DI BERRETTINI.
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
GIORNO 7
Jannik Sinner ha battuto in tre set il colombiano Galan, ma si ricorderà per sempre di questa partita, in cui non è riuscito a trasformare ben 15 palle-break: uno strano record personale negativo che difficilmente potrà superare.
Nel primo set non è mai riuscito a strappare il servizio all’avversario, pur avendo avuto ben 5 occasioni favorevoli: 3 nel terzo gioco e 2 nel quinto,per cui si è arrivati al tie-break, che è rimasto in perfetto equilibrio nei primi 7 punti.
Nel secondo set, in cui ha regalato subito il servizio al primo game, ha sciupato addirittura 9 palle-break: 5 al secondo gioco e 4 al quarto (entrambi persi); ma all’ottavo game è finalmente riuscito nell’impresa che sembrava insormontabile, riportandosi così in pari nel conteggio dei giochi (4-4) per poi fare il bis alla successiva occasione fino a conquistare il parziale per 6-4.
Nei primi due set Sinner ha potuto comunque contare su un servizio estremamente efficace ed affidabile, in quanto sicuro e potente. A rete si è trovato invece varie volte in difficoltà, ha sbagliato alcune volèe abbastanza facili ed è stato superato un paio di volte con precisi pallonetti.
Per quanto riguarda tutte quelle palle-break non trasformate, c’è da dire che parecchie erano frutto di errori non forzati e quindi, probabilmente, dipendevano da cause mentali (come deconcentrazione, insicurezza e conseguente rigidità muscolare, unite al timore di sbagliare), tuttavia compensate dall’incrollabile determinazione di non deprimersi e di fare di tutto per reagire.
Nel terzo set è riaffiorato ancora una volta, al secondo game, il problema delle palle-break.Ma dopo la prima occasione (fallita), Jannik è riuscito a sfruttare la seconda, procurandosi il break: l’unico ma decisivo per vincere il terzo parziale e quindi l’incontro.
Quando è stato reso noto il tabellone si è detto subito che Jannik avrebbe avuto la strada facile. Sulla carta Saffiullin non sembrerebbe uno scoglio insormontabile, ma forse aveva pensato la stessa cosa Shapolapov prima dell’incontro che ha perso.
Auguriamoci che le cose vadano diversamente.
E’ arrivato ai quarti anche Rublev, che ha battuto l’imprevedibile Bublik al pelo, in 5 lottatissimi set.
Gli ottavi di finale tra Djokovic e Hurkacz, in programma troppo tardi, sono stati invece inevitabilmente sospesi quando il serbo era in vantaggio per due set. Termineranno oggi, assieme a quelli della parte alta del tabellone, in cui le luci della ribalta saranno concentrate sull’incontrissimo tra Alcaraz e Berrettini.
Nel femminile la n. 1Swiatek, dopo aver rischiato di perdere dalla svizzera Bencic, che non ha saputo approfittare di due match point consecutivi nel secondo set, è arrivata ai quarti, dove affronterà l’ucraina, vincitrice al tie-break lungo sulla bielorussa Azarenka, che alla fine non le ha stretto la mano ma almeno le ha rivolto un salutino amichevole. Il quadro degli arrivi ai quarti per la parte bassa del tabellone è completato dall’americana Pegula e dalla ceca Bouzkova. La parte alta disputerà i quarti oggi.