SINNER CONQUISTA PER LA PRIMA VOLTA UNA SEMIFINALE IN UNO SLAM. VENERDI’ AFFRONTERA’ DJOKOVIC PER ACCEDERE ALLA FINALISSIMA.
NEL FEMMINILE SVITOLINA ELIMINA AI QUARTI SWIATEK, N. 1 DEL MONDO. ESCE ANCHE PEGULA, N. 4, BATTUTA DA VONDROUSOVA.
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
GIORNO 9
OGGI SI COMPLETERANNO I TABELLONI DEI QUARTI.
Come si sperava, Jannik Sinner, testa di serie n. 8, ha superato il russo Safiullin, n. 92 della graduatoria ATP.
Lo si i sperava – è vero –, per la grande differenza tra i due nella classifica mondiale. Ma il risultato non era poi così scontato a favore dell’italiano, perché il russo esprime un tennis basato sulla potenza e sull’anticipo e non era pensabile che l’alto-atesino accettasse di difendersi. Era quindi prevedibile che si assistesse ad una gara ad alta velocità. Così è stato. Ma Sinner è andato fuori giri nella seconda parte del secondo set, mentre Safiullin si è gradualmente sbiellato, fino a cedere completamente.
Nei primi 4 giochi dell’incontro si è registrato un sostanziale equilibrio, basato su palle velocissime sparate da fondo campo.
L’equilibrio si è rotto al quinto game, in cui Sinner ha avuto due occasioni per strappare il servizio all’avversario, senza però riuscirci.
La situazione si è ripresentata al nono game, in cui Safiullin ha perso al servizio i primi 3 punti, portandosi quindi a 0-40. Ma questa volta Sinner è andato a segno al secondo tentativo, grazie ad un diritto del russo troppo lungo. Senza storia, poi, l’ultimo gioco del set, vinto a zero.
Fino a quel punto i due hanno continuato a darsela di santa ragione, giocando a chi tirava più forte.
La partita è continuata ad un ritmo forsennato nei primi due giochi del secondo set, ma al terzo game Safiulin ha fatto il bis al servizio, cedendo di nuovo i primi 3 punti, seguiti da un disastroso doppio fallo: break per Sinner, quindi.
Ma inaspettatamente Jannik, preso forse dall’illusione di poter anche strafare con colpi sempre più potenti,ha cominciato a sbagliarepalle abbastanza facili nel sesto gioco, regalando 3 punti consecutivi, cui ha posto rimedio con la battuta per due volte, ma mandando infine la palla in rete con il rovescio: contro-break.
Da quel momento Sinner, entrato in piena crisi emotivo-coordinativa, ha perso il controllo del gioco e anche la testa, compromettendo quindi il risultato del parziale. Il russo ne ha approfittato con un efficace gioco d’attacco, conquistando un secondo break all’ottavo game. Da dimenticare i due errori commessi da Jannik con una palla corta non calibrata e con una voleè di diritto addirittura assurda.
Nel terzo set Sinner si è liberato completamente della crisi nella quale era entrato negli ultimi 4 giochi, mentre Safiullin non è più riuscito a stare al passo con l’avversario, entrando a sua volta in confusione. Da panico il quarto game, in cui ha commessi 2 doppi falli rischiandoper due volte di farsi breccare, pur riuscendo ad evitarlo. L’impresa non si è però ripetuta al sesto gioco, in cui ha ceduto il servizio.
Drammatico, infine l’ottavo game, in cui ha commesso due doppi falli consecutivi sul 40.15, prima di un fatale diritto troppo lungo.
Nel quarto ed ultimo set Sinner non è partito bene: ha rischiato di cedere il servizio, ma è riuscito a tener duro.
Successivamente ha sbagliato qualche palla che non è riuscito a controllare, ma poi si è messo a giocare in automatico con il suo abituale tennis profondo e piazzato, mentre Safiullin non ce l’ha più fatta a tenere il suo ritmo.
Inevitabile il break al sesto game, equivalente ad un ko tecnico della boxe, seguito da un’altra cessione del servizio nell’ultimo gioco.
Il modo in cui ha vinto questa partita potrebbe essere molto utile a Sinner, che non può giocare a chi tira più forte sperando che la palla rimanga sempre in campo.
Rispetto a Djokovic, che incontrerà in semifinale venerdì, ha una maggiore potenza, ma minori capacità difensive e minori capacità di tenere la palla in campo giocando in profondità.
Il serbo si è guadagnato il posto tra i primi quattro eliminando Rublev (in 4 set) secondo le previsioni.
Djokovic ha anche più motivazioni per raggiungere la finale e accaparrarsela per l’ennesima volta. Ma Sinner ha anche dimostrato di non aver paura di nessuno.
La stessa cosa si può dire dell’ucraina Svitolina, che ha eliminato la Swiatek, n. 1 del torneo e della classifica WTA: una grande impresa.
Notevole anche quella che ha compiuto la ceca Vondrousova, che si è imposta sull’americana Pegula, testa di serie n. 4. Le due si incontreranno domani per un posto nella finale: per la prima volta nella storia di Wimbledon arriverà una giocatrice inserita nel tabellone senza essere testa di serie. L’ucraina però era n. 3 del mondo, poi è rimasta fuori dalle gare per un lungo periodo per maternità.