TRE DELLE PRIME 4 TESTE DI SERIE DEL SINGOLARE MASCHILE ARRIVANO IN SEMIFINALE A WIMBLEDON. AL POSTO DI RUUD C’E’ SINNER, N. 8 DEL TABELLONE.
NEL FEMMINILE LE PRIME 4 DEL TABELLONE SARANNO RAPPRESENTATE IN SEMIFINALE SOLO DA SABALENKA (N. 2), CHE AFFRONTERA’ IN UN MATCH ESPLOSIVO JABEUR (N. 6).
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Ieri si sono completati i quarti di finale a Wimbledon.
Era carica di attese la partita tra i due ventenni Alcazar e Rune, rispettivamente n. 1 e n. 6 del tabellone. Ci si aspettava un incontro equilibrato e incerto. Invece si è assistito ad un dominio incontrastato dello spagnolo, che ha liquidato in tre set le velleità del danese, già incontrato precedentemente altre due volte (con esiti opposti). Fatali, per il danese, il doppio fallo che ha commesso nel tie-break del primo set e il break subìto nel quinto gioco del secondo parziale.
Sostanzialmente si ha l’impressione che il divario tra i due si sia molto accentuato. Entrambi sono giocatori completi sul piano tecnico, ma su quello tattico lo spagnolo sta dimostrando di imparare continuamente dai propri errori, mentre Rune preferisce affidarsi all’istinto senza riflettere più di tanto, durante la partita, sui motivi che determinano la perdita dei singoli punti: compito che non può essere affidato solo a chi lo segue, per riesaminare in seguito l’incontro.
In semifinale Alcaraz dovrà vedersela venerdì con Medvedev, n.3.
C’era nell’aria molto interesse anche sul confronto tra Medvedev e la sorpresa Eubanks, micidiale nei vincenti e nel “Serve and volley”. Il russo si è imposto in 5 set, ma nel quarto parziale ha rischiato di farsi eliminare, perché dava l’impressione di non riuscire a contrastare l’americano, sempre pronto a a mettere a segno colpi vincenti sia al volo che da fondo campo. D’altra parte Medvedev, perennemente inchiodato ad almeno un metro dalla riga di fondo campo e addirittura quasi in braccio al giudice di linea nella risposta alla battuta, tende a giocare sempre nello stesso modo: sbaglia pochissimo, mette la palla dove vuole e fulmina con millimetrici passanti chi si azzarda ad avvicinarsi alla rete. Se poi l’avversario gli fa una palla corta, quasi sempre riesce a prenderla perché la vede subito e sa partire a tempo.
Ma contro Eubanks, dopo aver vinto il primo set, si è fatto travolgere come da incontrollabili tsunami nel secondo e nel terzo set, riuscendo però ad arrivare senza danni al tie-break, che a fatica ha portato a casa con scarto minimo, dopo aver subìto un mini-break al terzo punto.
Rimaneva il rebus del quinto set ma, per fortuna del russo, lo statunitense aveva esaurito tutta la sua benzina. Quindi, mentre Medvedev ha continuato a giocare nell’unico modo che conosce, l’altro ha inanellato continui errori, perdendo il servizio nel primo e nel terzo gioco. 3-0, 4-0, 5-1 e infine 6-1.
Nel singolare femminile la tunisina Jabeur ha battuto nei quarti la russa Rybakina, vincitrice della scorsa edizione, in tre set dopo aver perso il primo al tie-break. Nel secondo parziale è riuscita ad imporre il suo gioco potentissimo, alternato a deliziose palle corte. Nel terzo, infine, la russa non è stata più in grado di opporre alcuna resistenza.
Nelle semifinali femminile – in programma oggi – si misurerà con Sabalenka, la tigre bielorussa, che ha eliminato in due set l’americana Keys. Più o meno le due semifinaliste giocano allo stesso modo. E’ prevedibile che si prenderanno a pallate.