Il Calcio di Romano Mattè – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
“Il mio unico centravanti è lo spazio!”: questa è la famosa iperbole tattica di Guardiola. Cosa voleva significare? Se non dispongo di un vero terminale offensivo per necessità gioco con un falso nove ( vedi Messi ) ed in quello spazio si fiondano a turno le seconde linee o gli esterni alti al taglio di chiusura . Vedi Ronaldo ( nel nostro campionato Chiesa , Leao, Berardi , Kwara ed altri ) , che era ed è tra le più forti punte centrali senza però esserlo totalmente , giacché chiude al centro venendo dagli esterni soprattutto dalla sinistra . Ora l’epoca del falso “nueve” fatta per scelta tattica ma soprattutto per stato di necessità – mancanza di veri numeri 9 ! – è finita . E’ lo stesso Guardiola l’uomo della famosa iperbole ad annunciarla ricorrendo ed è una rinascita tattica del ruolo alla potente corporea fisicità di Haaland come terminale offensivo. Ora con l’abbondanza di prime punte dotate di buona fisicità ( vedi nella nostra “A”: Lukaku , Zapata , Osimhen, Dia , Beto , Immobile , Hojlund, Scammacca , Vlaovic , tanto per citarne alcuni … ) assistiamo alla rinascita tattica di un ruolo fondamentale nella doppia fase offensiva-difensiva. Come si vede tutto cambia perché nulla cambi secondo il celebre motto gattopardesco . Il calcio muta si evolve ritornando al passato riproponendolo in chiave moderna. “Nihil sub sole novi“: direbbero i nostri padri latini !