Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Fabio Fognini, vedendosi scavalcato dalle nuove generazioni, non si sente affatto vecchio e vuole dimostrare che anche lui fa parte del magnifico gruppo di italiani che attualmente viene invidiato da tutti: il secondo gruppo, nella storia, dopo quello che vinse la Coppa Davis. Fognini è coetaneo di Djokovic, con la differenza che il serbo ha sempre avuto nella “testa” l’arma principale. Finalmente pare però che Fognini, molto dotato in tutti i colpi, ma spesso inaffidabile nella gestione delle proprie emozioni, abbia raggiunto la piena maturità a 36 anni, cioè nel periodo conclusivo della propria carriera, probabilmente grazie anche al contributo di sua moglie, l’ex campionessa Flavia Pennetta. Fabio, n. 52 ATP, si trova già al terzo turno al Roland Garros, dopo aver battuto in 3 set l’australiano Kubler: ora dovrà affrontare il ventisettenne austriaco Ofner.
Anche Lorenzo Musetti ha superato il secondo turno, che ha conquistato dopo aver eliminato in 3 set il russo Shevcenko, sulla carta temibile perché si era imposto su Berrettini in Arizona e aveva impegnato Sinner agli Internazionali d’Italia. Musetti, n. 18 ATP, si trova in un ottimo stato di forma, è completo tecnicamente, ha un tocco di palla molto delicato ed è aggressivo quando vuole esserlo. Ci si aspetta molto da lui, anche se la sua strada è molto impervia, perché avrà di fronte Norrie, testa di serie n. 14; poi dovrebbe affrontare il vincente tra Alacaraz e Shapovalov. Quest’ultimo ha eliminato ieri il nostro Arnaldi, che comunque può essere ben contento dei risultati conseguiti nell’ultimo periodo.
Passa il turno anche Lorenzo Sonego, n. 48 ATP, che ha tenuto sotto controllo il discontinuo francese Humbert (n. 40), nonostante il tifo assordante degli spettatori. Sonego ha la capacità di mantenersi concentrato e tranquillo, conservando sempre una grande fiducia in se stesso. Sul piano tattico, contro Humbert ha utilizzato al meglio il servizio puntando sulla potenza, sulla precisione e sulla varietà. Il suo prossimo avversario sarà Rublev, testa di serie n. 7, giocatore potente e completo, ma noto per farsi saltare i nervi quando non riesce a fare quello che vuole.
Parigi finisce invece per Camila Giorgi, che si è ritirata per un problema al polso dopo aver perso il primo set nettamente dalla statunitense Pegula, testa di serie n. 3.