A CONTENDERSI IL TITOLO IGA SWIATEK, N.1 AL MONDO, E KAROLINA MUCHOVA 47
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
La ventiduenne polacca Iga Swiatek, n. 1 del mondo, incontrerà in finale la ventiseienne ceca Karolina Muchova, n. 43 WTA. Muchova ha battuto in semifinale la potente “tigre” bielorussa Sabalenka, che non è riuscita a prevalere nonostante abbia cercato di spingere tutte le palle come se fossero proiettili. Muchova ha invece preferito basarsi sul tocco coordinativo e sulla materia grigia. Vinto il primo set per 7-5, la ceca non è riuscita però a chiudere l’incontro al tie-break del secondo, nonostante tre regali della bielorussa, che ha chiuso il set al dodicesimo punto.
Nel terzo parziale Sabalenka si è staccata fino a portarsi in vantaggio per 5-2 e con un match point a disposizione. Ma non ce l’ha fatta a portare a casa la semifinale, perché ha cominciato a giocare come se avesse esaurito tutto il carburante Sostanzialmente si è bloccata mentalmente, dominata dall’ansia di poter perdere. Invece che cercare di ragionare, si è intestardita nello sparacchiare, ma senza tenere la palla in campo. Muchova l’ha capito e ha cominciato a spostarla sia a tergicristallo che verticalmente, fino a demolirla: 7-5 il punteggio del parziale decisivo, con 5 giochi vinti di fila. L’incontro, durato ben 3 ore e 13 minuti, è stato molto spettacolare, soprattutto perché ha evidenziato due modi totalmente diversi di interpretare il tennis.
Swiatek ha invece cominciato molto bene con la ventisettenne brasiliana Haddad Maia, n. 14 WTA, nota per essere una che non molla mai: vinto il primo se t per 6-2, la polacca ha dovuto superare varie difficoltà nel secondo, in cui tuttavia si è imposta al tie-break al sedicesimo punto.
Swiatek, con la sconfitta di Sabalenka, è certa di rimanere al primo posto della graduatoria WTA, anche nel caso di sconfitta nella finale.