HERVÉ BARMASSE: LA SFIDA CHE ISPIRA IL CAMBIAMENTO DALLA VALLE D’AOSTA ALL’ALTA BADIA IN BICI
Hervé Barmasse, noto alpinista professionista, sceglie la bici e dunque un mezzo del tutto sostenibile per raggiungere l’Alta Badia dalla Valle D’Aosta, per partecipare alla 36° edizione della Maratona dles Dolomites-Enel, in programma per domenica 2 luglio sui passi dolomitici che hanno fatto la storia del ciclismo in Italia.
Di Nicole Dorigo Ufficio Stampa Alta Badia
Alta Badia (Bolzano) – Dopo 22h e 35 min in sella alla sua bici, 560 chilometri percorsi e 6584 metri di dislivello effettuati, Hervé Barmasse, raggiunge l’Alta Badia, tra gli applausi e gli incitamenti da parte dei suoi sostenitori. L’alpinista professionista e divulgatore della cultura della montagna è partito nella mattina di domenica 25 giugno da Valtournenche, con l’obiettivo di arrivare in Alta Badia in quattro tappe, obiettivo raggiunto nel pomeriggio di mercoledì 28 giugno, quando ha valicato il Passo Gardena, prima di raggiungere Corvara. Il suo viaggio nasce dalla voglia di scoperta, di vivere un’esperienza autentica e sostenibile, a stretto contatto con il territorio e le persone che lo abitano. “Il viaggio è stato bellissimo” – dice Barmasse – “perché condiviso con alcune persone, che si sono affiancate a me. Sono arrivato a Corvara prima abbracciato dalle montagne e poi da un amico speciale, Michil Costa, che mi ha accolto come se fossi un campione, anche se ero solo un viandante. Grazie a tutti, ora ci vediamo alla partenza della gara domenica. Io piano, voi veloci, tutti con il sorriso ”.
Durante il suo percorso non sono mancati alcuni imprevisti, come la rottura dei copertoni o una caduta. Hervé Barmasse è però dell’idea che gli imprevisti, se si concludono in modo positivo, arricchiscono l’esperienza, che uno porta con sé nei ricordi per tutta la vita.
Fino a domenica, Barmasse ha qualche giorno di tempo per recuperare le proprie forze ed essere più in forma che mai alla partenza della 36° edizione della Maratona dles Dolomites-Enel, al via domenica 2 luglio alle ore 06.30. Insieme ad altri 8000 partecipanti, Hervé Barmasse avrà la possibilità di scegliere tra 3 percorsi: la Maratona con 138 km e 4230 m di dislivello, il Medio con 106 km e 3130 m di dislivello e il Sellaronda con 55 km e 1780 m di dislivello. Il fascino della corsa è nella mancanza assoluta di veicoli auto-motociclistici: le strade chiuse al traffico rendono la Maratona un’esperienza imperdibile per ogni appassionato di ciclismo.
“La bici è come l’alpinismo o l’alpinismo è come la bici, si scalano le montagne, si fa fatica, si sorride per la gioia di essere arrivati in cima e poi si scende, esausti e felici, appagati e vivi, proprio come fanno gli scalatori. Qualsiasi sia la svolta che prenderà la bici del futuro sarà sempre quella giusta, corretta, responsabile e ovviamente sostenibile.”, dice Barmasse, la cui idea è quella di portare l’attenzione a un movimento in forte crescita, quello del cicloturismo e dei suoi praticanti, che amano l’Italia e la stupenda cornice delle sue montagne e che desiderano muoversi attraverso le Alpi e gli Appennini al ritmo più adatto all’uomo, lento e sostenibile. La Maratona dles Dolomites-Enel serve a veicolare dei messaggi. Quest’anno il tema è Umanité (umanità in ladino). “L’umanità serve oggi per cercare di cambiare le cose che non vanno, dobbiamo essere più vicini. Questo è il messaggio della Maratona dles Dolomites-Enel e trovo molto bello che le Dolomiti si facciano portatrici di tale messaggio globale.”, dice Hervé Barmasse, arrivato in Alta Badia, stanco ma felice.