Milano – TÜV Italia – Gruppo TÜV SÜD, ha messo a punto un nuovo protocollo pensato appositamente per la certificazione dei campi da Padel, che si basa prevalentemente su test empirici in campo, sull’analisi documentale scrupolosa per l’inquadramento e la classificazione delle strutture costruite e sulla validazione e monitoraggio annuale del sito produttivo.
A maggio verranno consegnati i primi due certificati emessi da TÜV SÜD a Padel Corporation e a Italian Padel. Il 22 maggio presso il Padel Club Ripamonti di Milano alle 10.30 ci sarà la consegna a Padel Corporation e il 23 maggio a Italian Padel presso la sede di Calvisano (BS).
Nel 2020, in pieno periodo pandemico, la chiusura degli impianti sportivi e la necessità di mantenere il distanziamento sociale, ha portato molte persone a cercare alternative ai loro sport preferiti che potessero essere praticati all’aperto e in sicurezza. Ecco che il padel, con la sua natura per la maggior parte all’aperto, si è rivelata una scelta popolare per molte persone che cercavano di mantenere uno stile di vita attivo. Inoltre, la maggiore esposizione del gioco sui social media, l’inizio della copertura televisiva dei maggiori tornei e degli eventi internazionali, hanno contribuito ancora di più ad accrescere l’attenzione del pubblico verso questo sport.
La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) fa risalire la nascita del Padel agli anni 70 ad Acapulco in Messico dove Enrique Corcuera fece costruire nella sua residenza il primo campo da gioco. La curiosità è che, in realtà, la richiesta iniziale era stata quella di realizzare un campo da tennis, ma la superficie a disposizione era troppo piccola e chiusa da pareti laterali. Nacque così il primo campo da Padel, un nuovo gioco con un’area limitata rispetto al tennis ma con la palla sempre in movimento grazie alle pareti che ne impediscono l’uscita. Dal Messico si diffuse rapidamente in Spagna negli anni ‘80 per poi diventare molto popolare in tanti altri Paesi. In Italia la presentazione ufficiale avvenne nel 1991 a Bologna e da allora ha preso sempre più piede; nel 2008 venne definitivamente riconosciuto dal C.O.N.I. e inserito nella Federazione Italiana Tennis, che da FIT divenne FITP.
Il Padel in numeri
Grazie alla sua natura veloce e divertente, il padel è diventato un modo popolare per tenersi in forma e socializzare con amici e familiari.
Secondo un report 2022 di Deloitte e Playtomic, questo gioco presenta potenzialità di crescita mai viste prima in nessun altro sport.
- 1 miliardo di investimenti per nuovi campi da gioco. Nei prossimi quattro anni si stimano investimenti a partire da un miliardo di euro per costruire nuovi impianti. Per comprendere gli ampi margini di crescita, basta considerare che in Italia è presente un campo ogni 16.868 giocatori, mentre in Spagna ogni 3.385 e in Svezia ogni 2.966.
- 10.147 nuovi campi in Europa e 1.452 in Italia. In Europa negli ultimi 2 anni sono stati costruiti oltre 10.000 nuovi campi, vale a dire una media di 98 campi a settimana, in 2.294 club. In Italia i nuovi impianti sono stati 1.452 (+301%), con un tasso percentuale di crescita previsto nei prossimi anni del 26%, per arrivare a 7.836 campi a fine 2023.
- Fatturato di 82.000 euro in Italia. Il fatturato generato mediamente da un campo da Padel in Italia è di 82.000 euro ma si è ancora lontani dai 155.000 euro che frutta un campo negli Emirati Arabi; tutto fa pensare quindi che ci siano ottime prospettive di crescita.
Campi da Padel sicuri e certificati
Nonostante questi numeri letteralmente da capogiro, il settore appare ancora scarsamente regolamentato. Per tutelare soprattutto gli aspetti legati alla sicurezza TÜV Italia – Gruppo TÜV SÜD ha messo a punto uno specifico protocollo che segna le linee guida per la verifica dei requisiti di sicurezza del campo da gioco, poiché non esiste uno standard di rifermento specifico per la verifica della progettazione e costruzione dei campi da Padel.
“È stato necessario organizzare tavoli tecnici che hanno coinvolto esponenti di rilievo del mondo di TÜV SÜD e non solo per partire da una base di riferimento tecnico sul quale costruire il primo punto fermo e concreto per il settore” – afferma Andrea Rotundo, Responsabile del Dipartimento di Sicurezza Meccanica di TÜV Italia – “partendo sempre dalla sicurezza delle persone presenti dentro e fuori dal campo da gioco.”
Il protocollo di prova è stato redatto partendo da una dettagliata verifica del rischio delle attività previste in un impianto di Padel e si basa prevalentemente su test empirici in campo, sull’analisi documentale scrupolosa per l’inquadramento e la classificazione delle strutture costruite e sulla validazione e monitoraggio annuale del sito produttivo.
“Le prime fasi della realizzazione del protocollo di prova – continua Andrea Rotundo – hanno preso in considerazione lo stato dell’arte dei campi già installati in Italia. Con il prezioso supporto di alcuni dei più grandi produttori, riconosciuti in ambito nazionale ed europeo, siamo riusciti a collezionare una base dati che ci ha permesso di fare le prime considerazioni sui componenti considerati critici della struttura. L’analisi degli incidenti avvenuti a livello nazionale ha dato maggior risalto all’individuazione di tali componenti critici della struttura, prime fra tutti le pareti in vetro”.
Per ottenere il certificato di prodotto e il relativo marchio di certificazione di TÜV SÜD è necessario ottenere esito positivo rispetto a tutti i punti nel protocollo di prova. I servizi che TÜV Italia può erogare in questo ambito riguardano sia la certificazione della struttura che i servizi di ispezione post-installazione.