Di Sabrina Longi – Ufficio stampa Rugby Factory ASD Benevento
Si intitola “Rugby per tutti, sempre attivi: disturbi del disagio sociale e/o psichico e/o comportamentale e disabilità” il progetto ideato e promosso dall’ASD Rugby Factory di Benevento, presentato durante la relativa conferenza stampa tenutasi all’interno degli spazi della sede di Sport e Salute della città sannita. Presenti Francesco Maturi, presidente A.N.S.Me.S.Campania, Juan Vicente Rapuano, presidente Rugby Factory Benevento ASD, Giuseppe Calicchio, presidente C.R. FIR Campania, Gianluca Iandolo, vicepresidente Associazione Malattie Rare Dermatologiche Vascolari ODV e Disability manager Rugby Factory Benevento ASD, Roberta Caporaso vicepresidente Fondazione “Giovanni Caporaso” Benevento, Riccardo Derna, presidente Associazione Persone Down – sezione Benevento, Raffaele Cinicolo, responsabile tecnico rugby inclusivo ed integrato Rugby Factory Benevento ASD.
“Sono orgoglioso della credibilità acquisita dal nostro club – ha dichiarato Juan Vicente Rapuano, presidente Rugby Factory Benevento ASD -, cosa che ha permesso il coagulo intorno al nostro progetto di Enti ed Associazioni così importanti quali sono i nostri partner. Plaudo inoltre all’iniziativa del presidente della Proloco “Samnium” Petito di voler coinvolgere gli alunni del liceo sportivo “G. Rummo” nella fruizione del messaggio che il progetto vuole veicolare vale a dire la creazione di una cultura inclusiva 360° indirizzata in particolare alle nuove generazioni. Un progetto al quale teniamo tantissimo e che cercheremo di attuare mettendo in campo tutte le forze necessarie”.
Un progetto, questo, che porrà i propri prodromi sui valori dello sport in generale e del rugby nello specifico, concentrando le proprie forze sul miglioramento globale della qualità della vita sia personale che interpersonale degli utenti. Inizialmente si utilizzerà il gioco del tag e del touch rugby per poi far vivere gradualmente agli atleti anche il contatto, con un focus su quelle che sono le abilità del singolo individuo e le sue potenzialità.
Scopo fondamentale, da raggiungere attraverso sinergie e professionalità multidisciplinari, è quello di offrire a tutti e tutte un’opportunità di crescita psicofisica e relazionale e instillare nei fruitori tutti quei principi che sono alla base non soltanto dello sport, ma soprattutto del vivere civile all’interno di una comunità. Destinatarie del progetto saranno principalmente le persone di ambo i sessi in condizione di disagio sociale e/o psichico e/o fisico e/o
comportamentale e con disabilità affinché esse, ciascuna con uno specifico approccio, possano trovare nello sport uno strumento di inclusione ed integrazione che annulli ogni differenza e stabilisca un ponte di comunicazione tra le persone.
“Il messaggio che il progetto propone – ha dichiarato il presidente ANSMeS Campania Francesco Maturi – è in perfetta sintonia con la progettualità della nostra associazione che fa dell’inclusività un valore fondamentale del proprio operato”.
“La Fir ha da molto tempo nel suo programma di attività sociale il Rugby Integrato – ha detto Giuseppe Calicchio, presidente della FIR Campania – e abbiamo perciò aderito con grande entusiasmo alla progettualità di Sport e Salute proponendo ai nostri club l’attività che oggi la Rugby Factory presenta in adesione al nostra bando”.
“Sono molto orgoglioso di aver preso parte a questo progetto di rugby inclusivo ed integrato – ha dichiarato Gianluca Iandolo, disability manager Rugby Factory Benevento ASD e vicepresidente Associazione Nazionale Malattie Rare Dermatologiche Vascolari ODV – e il mio ruolo è stato quello di mettere in sinergia tutti vari stakeholder del progetto per riuscire creare una rete di supporto e di valorizzazione dei valori sportivi e del rugby nello specifico. Ringrazio tutti gli amici e colleghi della Rugby Factory per avermi dato l’opportunità di dare vita a questa iniziativa innovativa nella nostra città e auspico che la stessa possa diventare una realtà strutturata e riconosciuta sul territorio grazie al contributo di ciascuno di noi”.
“Abbiamo aderito all’invito della Rugby Factory – ha dichiarato Roberta Caporaso vice-presidente della Fondazione “Giovanni Caporaso” – perché vediamo in esso un’ulteriore possibilità di veicolare nella società civile il messaggio di inclusione alla base del lavoro della fondazione”.
“La possibilità di fornire ai nostri ragazzi un’ulteriore occasione di confronto sportivo: questo il motivo principale della ns. adesione, ma tante altre sono le occasioni che una simile progettualità offre a tutti i partecipanti” ha dichiarato Riccardo Derna presidente dell’Associazione Persone Down – sezione di Benevento.
“Tramite il Rugby integrato – ha dichiarato Raffaele Cinicolo, responsabile tecnico del progetto – abbiamo la possibilità di rendere lo sport realmente inclusivo sfruttando la trasversalità del gioco a tutto tondo”.