RUOTE D’ORO – Gold Wheel -Capitolo n. 50
Ruote d’Oro di Roberto Gerosa – Redazione Verona Area1 Veneto-Trentino/AA
Questa nuova vettura, con un motore 4 cilindri in linea e una cilindrata di 1570cc e 92 CV (106 CV SAE) grazie ai quali raggiungeva una velocità di 165 km/h, derivava in parte dalla Giulietta 1300, nome “suggerito” dall’opera di Shakespeare. A differenza di quest’ultima, non molto brillante in curva a causa di un eccessivo caricamento sulle sospensioni, il comportamento della Giulia era sicuramente più equilibrato e con una buona aderenza delle ruote.
Nata dalla galleria del vento del Politecnico di Torino, fu presentata nel giugno del 1962 presso l’autodromo di Monza.
Tra le varie modifiche del motore, rispetto alla Giulietta, oltre alla coppa dell’olio in alluminio alettato per un miglior raffreddamento, la più ingegnosa fu sicuramente quella di utilizzare, per migliorare la tenuta del ponte alle spinte laterali, anziché il tradizionale triangolo un lungo tubo tondo fissato trasversalmente alla struttura portante e collegato al ponte posteriore stesso.
Nel 1963 fu lanciata la Giulia TI Super dagli appassionati nominata poi Quadrifoglio. Era più leggera, il cofano e le portiere erano in alluminio, i vetri del lunotto e dei finestrini posteriori vennero sostituiti col meno pesante plexiglass e internamente sparì tutto ciò che poteva aumentare la massa generale come alcuni lamierati più sottili. Il motore potenziato sviluppava 112 CV, aveva 2 carburatori Weber, valvole maggiorate, albero motore specificatamente progettato per un utilizzo da corsa e il cambio finalmente posizionato sul pavimento per esaltare la guida sportiva. Tanta potenza, assai notevole per quell’epoca, creò dei problemi in frenata e così, per renderla più sicura, vennero installati quattro freni a disco. Si riconosceva per i cerchi in lega di magnesio e per il Quadrifoglio verde sulla fiancata che, a partire dalla Targa Florio del 1923, è diventato il talismano delle vetture da competizione del biscione.
Anche il cinema di quel periodo non poté resistere al fascino di questa “Super”, la ritroviamo infatti in molte pellicole tra cui ricordiamo “Roma a mano armata”. Era la regina degli inseguimenti nella finzione ma anche nella realtà e venne scelta per questo motivo da specifici reparti delle Forze dell’ordine, quali le “pantere” della Polizia e le “gazzelle” dei Carabinieri.
La nota curiosa è che nel 1965 la produzione di Giulia TI raggiunse il considerevole numero di un milione di vetture creando dei problemi d’identificazione con le targhe. Fu così che si pensò di inserire, prima dei numeri e dopo la sigla della città, una lettera che in questo caso non poteva che essere la A. Es.: VR A00001.
Ricordo che ebbi modo di provare, assieme all’amico Domenico, una Giulia TI nelle strade della cronoscalata “Vittorio Veneto-Cansiglio” in provincia di Treviso. Questa gara, inizialmente organizzata dall’Auto Moto Club Treviso nel 1924, aveva un percorso di circa 15 km con partenza da Fratte di Fregona e arrivo al Passo La Crosetta. Nel 1973 Mauro Nesti, di cui abbiamo parlato in precedente capitolo, si aggiudicò la vittoria nell’ultima edizione dato che la gara venne sospesa per 18 anni per poi riprendere, con alcune variazioni, nel 1991. Data la vicinanza ne approfittammo per visitare il Castello di San Martino a Vittorio Veneto, attuale sede vescovile. Le prime testimonianze di questo maniero risalgono all’anno 568, epoca dei Longobardi. Tra guerre, ricostruzioni e nuovi padroni, il feudo fece parte dal 1937 della Repubblica di Venezia poi decaduta in seguito all’invasione delle truppe di Napoleoniche. Infine, dopo l’Impero Austro-Ungarico, passò nel 1866 al Regno d’Italia. La presenza del Vescovo fu propizia nel mantenere una certa autonomia e, correndo veloce negli anni, dopo la firma dell’armistizio da parte dell’esercito imperiale e la fine della Prima Guerra Mondiale (1918), la città assunse la dicitura Veneto e quindi nel 1923, in ricordo della battaglia del 1918, prese il nome di Vittorio Veneto.
-La frase del mese: Dopo una certa età, siamo come auto d’epoca: ciò che conta è lo stato di conservazione e non l’anno di immatricolazione. –Besti-
Appuntamenti nel mese: 13/14/15- Mostra Mercato Montichiari-Espositore- “VCC E. Bernardi Verona”; 16- Visita aeroporto di Vangadizza- “VCC Legnago”; 16- 12° Les Dames Au Volant- “Benaco Auto Classiche”; 23- Visita a Volandia, parco e Museo del Volo- “HCC Verona”; 29/30- Valdobbiadene- 50° Campione del mondo costruttori 1973/2023- “Club Renault Alpine Gordini Italia”.
A TUTTI I LETTORI, I MIGLIORI AUGURI DI BUONA PASQUA.
1 Comments
Gianni
Grande macchina, è sempre piacevole leggere i tuoi articoli. Grazie Gerosa