“Mens sana in corpore sano”: questo è il titolo della prima pagina con cui uscirà in edicola domani CulturaIdentità, associazione divenuta poi rivista grazie all’editore e presidente Edoardo Sylos Labini. Tante le storie raccontate: dallo schermidore Paolo Pizzo alla pugile Irma Testa fino alla ginnasta Greta Riccardi oltre all’intervista rilasciata dall’ex calciatore del Milan Demetrio Albertini. “Sport e cultura: un connubio vincente che ha preso forma e corpo grazie alla collaborazione dell’Istituto per il Credito Sportivo”, afferma Edoardo Sylos Labini
“Un abbraccio che vale mille rovesciate”: con queste parole si apre l’editoriale in prima pagina del numero speciale di CulturaIdentità a tema sport che sarà in edicola da domani, venerdì 3 febbraio. Partendo dall’immagine simbolica che ritrae l’abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli nella notte in cui l’Italia si laureò Campione d’Europa, la rivista mensile ha deciso di fare cultura sul mondo sportivo, affidandosi a firme prestigiose del calibro di Fabio Dragoni e l’atleta paralimpica, oltre che senatrice italiana, Giusy Versace. All’interno dell’edizione, nata dalla collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo che dal 1957 ha effettuato oltre 42mila finanziamenti per la crescita degli impianti sportivi made in Italy, ci sono approfondimenti che raccontano storie di atleti italiani come lo schermidore Paolo Pizzo, la pugile Irma Testa e la ginnasta Greta Riccardi, la quale si mette a nudo e parla dell’incidente che le ha cambiato la vita per sempre senza, però, toglierle la motivazione e la perseveranza per emergere nello sport e nella vita. “Le discipline sportive sono parte integrante del nostro patrimonio culturale– afferma Edoardo Sylos Labini, editore della rivista e fondatore del movimento CulturaIdentità – In quanto realtà che nasce con l’obiettivo di promuovere le bellezze del made in Italy, crediamo che lo sport e i valori ad esso collegati siano alcuni dei tratti più iconici del nostro Paese, un Paese chiamato a ricominciare”.
Ma non è finita qui, infatti, il nuovo numero del giornale viene arricchito anche dall’intervista rilasciata dall’ex calciatore del Milan Demetrio Albertini, il quale si racconta a 360°. E ancora, entra a far parte di questo viaggio culturale nel mondo dello sport anche il maratoneta Paolo Venturini, definito il filippide moderno per le imprese realizzate nel corso della sua carriera tra Stati Uniti, Sud America e Nuova Zelanda. Abbandonando momentaneamente il made in Italy, risalta l’apertura dedicata al tennista professionista e numero uno al mondo Novak Djokovic: a questo proposito viene messo in primo piano il carattere dell’uomo nel momento in cui è stato escluso dagli Australian Open per la mancanza del vaccino contro il Covid. “All’interno di questa edizione così ricca abbiamo dedicato spazio anche ad un’altra intervista, questa volta dedicata a Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra e consigliere per la musica – aggiunge Labini – Non manca, infine, un rimando alla realtà figlia di CulturaIdentità, ovvero la Fondazione Città Identitarie. Questa mette in rete centinaia di Comuni italiani e viene al mondo con l’obiettivo di promuovere i simboli identitari delle città e dei borghi del Bel Paese attraverso una serie di attività didattiche, dibattiti e festival utili a coinvolgere anche i cittadini del panorama nazionale”.
Panathlon Planet augura il miglior successo alla nuova testata CulturaIdentità che dedica questo primo numero allo sport, tema a cui noi del Panathlon siamo particolarmente legati. Soprattutto quando si tratta di diffusione della Cultura dello sport.