Di Dott. Piera Vettori/Redazione Conegliano Veneto Area1 Veneto Trentino/AA
E’ stato pubblicato ad ottobre 2022 il primo documento in cui l’OMS illustra lo stato dell’arte circa l’attuazione delle raccomandazioni contenute nel “Global action plan on physical activity 2018-2030 “ a quattro anni dalla sua pubblicazione .
Da quanto emerge da questo documento risulta che a livello globale meno del 50 % dei Paesi ha una politica nazionale per la promozione dell’attività fisica. Solo il 30% dei Paesi dispone di linee guida nazionali per tutte le fasce di età. Non si registrano quindi sostanziali segnali di progresso nell’azione di contrasto delle malattie croniche non trasmissibili, obbiettivo per il quale stili di vita adeguati e corretti risultano determinanti.
Cosa si intende per stili di vita? per l’OMS lo stile di vita è “un modo di vivere secondo modelli di comportamento identificabili, che sono determinati dall’interazione tra le caratteristiche personali dell’individuo e interazioni sociali e le condizioni di vita sociali e socioeconomico ambientali”.
Sembra di poter intuire quindi che non esistono stili di vita ottimali per tutti e che i modelli di comportamento, legati alle situazioni socio-ambientali sono in costante divenire e vanno ad affiancarsi a quelli che possiamo definire determinanti individuali impattando in varia misura sullo stato di salute individuale e collettivo.
Quindi determinanti di contesto sociopolitico economico e determinanti individuali vanno considerati come attori di un percorso di lotta alla sedentarietà.
I dati globali dell’OMS dimostrano come il 28 % della popolazione mondiale dei giovani di 18 anni non raggiunga livelli di attività fisica raccomandati per la salute, soprattutto per quanto riguarda il genere femminile e dati simili (30%) si registrano anche in Europa…
Per quanto riguarda l’Italia sono attivi dal 2017 dei sistemi di sorveglianza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità sui comportamenti salute-correlati per tutte le fasce di età, dai bambini agli anziani (Sistema Okkio alla salute che riguarda i bambini tra i 6 e i 9 anni; sistema denominato Health Behaviour in school-aged Children (11-15 anni) Sistema PASSI (adulti 18-69 anni )e Passi d’argento per gli anziani)
In tutte le fasce di età si nota una tendenza alla sedentarietà con un trend lentamente a salire dagli anni 2008 in poi come si può vedere dal grafico sottostante
E come si evidenzia in quest’altro grafico anche i bambini passano molto tempo, troppo tempo in attività “sedentarie”…
Quindi anche in Italia nonostante l’impegno delle società sportive, del mondo scolastico, dei pediatri e dei medici di medicina generale, di alcuni specialisti dedicati alla prevenzione, dei medici dello sport, delle associazioni no profit c’è ancora molto da fare.
L’attività fisica e l’esercizio fisico sono fondamentali nel ridurre i fattori di rischio di molte malattie e sono determinanti nel preservare i singoli e le popolazioni dalle malattie croniche non trasmissibili che sono così diffusamente presenti nel mondo e così sfavorevolmente impattanti anche sui sistemi socioeconomici.
Il Panathlon si inserisce bene in queste dinamiche con la sua forza organizzativa di eventi dedicati a valorizzare sia gesta sportive clamorose e di impatto mediatico importante sia atti di cronaca sportiva di livello più “quotidiano” e di interesse locale con un occhio attento ai gesti di fair play piuttosto rari ma non introvabili.