Un progetto per abbattere le barriere architettoniche
di Alberto Capilupi – Redazione G.Brera UniVr Area1 Veneto Trentino Alto Adige
Questo progetto consiste nel TENTATIVO di dare una svolta importante nel contrasto alle barriere architettoniche.
Il punto di partenza e’ riconoscere che IL NEMICO N. 1 DEL DISABILE MOTORIO E’ IL GRADINO.
PERSINO I CAMPIONI PARALIMPICI SONO COSTRETTI AD ARRENDERSI DI FRONTE A CERTI GRADINI O AD UNA SERIE DI GRADINI.
TUTTI HANNO IL DIRITTO DI FARE DELLO SPORT, MA IL DIRITTO DI POTERSI MUOVERE LIBERAMENTE OVUNQUE VIENE PRIMA DEL DIRITTO DI INCLUSIONE tramite lo SPORT.
L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE E’ UN COMPITO DEI COMUNI, MA E’ FACILE CONSTATARE CHE LA SITUAZIONE E’ MOLTO DIVERSA DA COMUNE A COMUNE, PERCHE’ IL SUCCESSO NELLA LOTTA ALLE BARRIERE ARCHITETTONICHE DIPENDE IN GRAN PARTE DALLA SENSIBILITA’ DEGLI AMMINISTRATORI.
aD ESEMPIO NEL COMUNE DI PESCHIERA DEL GARDA NON ESISTONO BARRIERE ARCHITETTONICHE NEL CENTRO STORICO, PERCHE’ IL COMUNE HA PRESO A CUORE IL PROBLEMA E L’HA RISOLTO CON UNA DELIBERA, IN TOTALE SPIRITO DI COLLABORAZIONE CON I CITTADINI E I COMMERCIANTI LOCALI.
L’ESEMPIO DI PESCHIERA PUO’ E DEVE ESSERE imitato ed ESPORTATO.
IL PROGETTO CONSISTE NEL proporre che si creimo, IN OGNI TERRITORIO, DELLE UNITA’ DI CONTROLLO SU CIO’ CHE VIENE FATTO CONCRETAMENTE PER ELIMINARE O RIDURRE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
iL PROGETTO PROPONE IL COINVOLGIMENTO DI VARIE ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI, MA VA RIVOLTO E PRESENTATO principalmente AI COMUNI. ai comuni della propria zona.
SARebbe ANCHE IMPORTANTE TROVARE DEI TESTIMONIAL, CON LA FUNZIONE DI AMBASCIATORI DEL PROGETTO.
Titolo del progetto: Progetto globale di contrasto alle barriere architettoniche
Obiettivo: Assicurare a tutti il diritto civile di potersi spostare liberamente, a partire dagli spazi pubblici o aperti al pubblico
Premessa
Sarebbe doveroso riconoscere come diritto civile universale la possibilità di muoversi negli spazi pubblici e privati senza essere impediti da ostacoli o barriere.
Inoltre si dovrebbe prendere coscienza che tale libertà è la base di partenza necessaria per poter esercitare qualsiasi attività motoria o sportiva.
Purtroppo, però, finora la lotta contro le barriere architettoniche è stata poco efficace. Di conseguenza ha prodotto scarsi risultati.
Probabilmente per tre motivi principali:
- Il contrasto non si svolge in modo adeguato su tutto il territorio nazionale.
- Tanti soggetti lo svolgono, ma sono quasi tutti slegati: manca infatti un lavoro coordinato e unitario.
- è ancora sottovalutata l’importanza, a livello mediatico, di individuare dei “testimonial”, cioè personaggi idonei che siano disposti ad essere “ambasciatori” di questo contrasto alle barriere.
PROGETTO
1. COINVOLGIMENTI. Questo progetto parte dal PANATHLON, ma la proposta di coinvolgimento si può estendere a tutti i club di service, alle associazioni che si occupano di disabilità, alle organizzazioni di Educazione fisica e sportiva e alle Università con corsi di laurea in Scienze Motorie.
2. A CHI è RIVOLTO IL PROGETTO. Il progetto è rivolto alle istituzioni territoriali dei Comuni e delle Province, per stimolarle a ridurre il più possibile le barriere architettoniche esistenti.
3. modalità di attuazione del progetto. Si propone di costituire nei singoli territori, a partire da quelli che in una prima fase si mostrino disponibili a provare a sperimentare il progetto, un OSSERVATORIO UNITARIO specifico, in cui monitorare e documentare l’esistente, sviluppare e raccogliere studi sul tema, proporre interventi, produrre comunicati.
Tale OSSERVATORIO potrebbe fungere da REFERENTE UNITARIO territoriale.
4. TESTIMONIAL. Si propone di individuare e trovare uno o più personaggi idonei a rivestire la funzione di AMBASCIATORI del progetto.