Di Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet
Più di qualcuno, anche al difuori del Panathlon, mi ha chiesto perché pubblichiamo di continuo le news riguardanti le due società sportive veronesi. Non è sicuramente questione di campanilismo, ma di service giornalistico. Ed ecco il perché.
Bisogna partire dal 2005 quando Panathlon Planet vide la luce come House Organ del Panathlon Area1, allora comprensiva di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, una macroregione di 33 club che ne alimentavano l’attività diffondendo i valori dello sport.
In quel tempo il Governatore era Giovanni Ottoni, che mi affidò la comunicazione. Così ideai, su una precedente esperienza, Panathlon Planet in versione magazine, curato nei contenuti ed accompagnato da una grafica accattivante. Più tardi nel 2008 divenni governatore, così la testata giornalistica (registrata) proseguì il proprio cammino approdando su internet. Ancora più tardi l’Area1 la cedette al Distretto Italia, perché ne divenisse l’House Organ nazionale.
La filosofia che ha sempre contraddistinto Panathlon Planet è stata quella di offrire un prodotto editoriale curioso nei suoi diversi contenuti, che i nostri lettori scoprono quasi fossero in un affascinante Suq-enciclopedia mediorientale. Dunque un qualcosa di accattivante. Inutile dire che questa linea ha dato ottimi risultati, considerando soprattutto che siamo mossi solo da passione giornalistica e panathletica, impiegando il nostro tempo libero alla nostra causa . E se questa passione lo scorso 4 dicembre ha prodotto il raggiungimento dei 250 mila articoli letti in poco più di un biennio, oggi 13 gennaio, cioè quaranta giorni dopo, la quota indica 261 mila, un balzo significativo in avanti a conferma della nostra linea editoriale.
Facendo un passo indietro.
In quel tempo predicavo, e ne sono ancora convinto, che i club dovevano e devono essere meno autoreferenziali uscendo dal proprio habitat per farsi conoscere.
Una politica che a Verona, quand’ero presidente, mi aveva dato ragione. Tra le molte attività, infatti, vi erano anche la comunicazione e le relazioni pubbliche. Tra queste, in qualità di direttore del nostro magazine, allora triveneto, avevo richiesto l’accredito stagionale all’Hellas Verona. Accredito che mi fu subito concesso, dandomi così la possibilità di fare conoscere il Panathlon non solo alla società sportiva, ma anche ai numerosi giornalisti che sedevano in tribuna stampa, avvantaggiando così, non poco, il lavoro di comunicazione e di relazioni, che nel tempo hanno reso i loro frutti. Quindi da diciotto anni il Panathlon è presente, pubblicando le gesta di quella società che riuscì a vincere il mitico scudetto del campionato 1984-1985, non dimenticando che nel 2005 dalla collaborazione nacque Tribuna Fair Play, progetto premiato a Budapest dall’Intenational Committee for Fair Play nel 2006.
Arriviamo ai giorni nostri
Recentemente la nostra Presidente Alessandra Rutili ha stretto un “Gentleman Agreement di cultura sportiva” con la WithU Verona Volley, società partecipante al campionato di Superlega, il cui Presidente, Stefano Fanini, oltre ad essere Vice Presidente nazionale della Lega Volley lo è anche del del nostro club. Così all’interno del Palasport è ospitato lo striscione del Panathlon Verona 1954, mentre al Panathlon spetta il compito della narrazione giornalistica del calendario 2022-2023 su Panathlon Planet. Questo è, ovviamente, solo un inizio di altre attività in cantiere. Un modo per entrare nella realtà cittadina dello sport per fare conoscere il sodalizio panathletico, e con esso i principi che lo muovono.
Ecco dunque spiegato quel “perché” di Hellas Verona e WithU Verona Volley.
Un invito ai club del Distretto Italia a tessere accordi per acuire la presenza del Panathlon tra le innumerevoli realtà sportive della nostra Penisola. Basta attivarsi.
Ludis Iungit – Ad Maiora
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