Ludovico Malorgio precisa il Cheerleading
Caro direttore,
con il mio articolo sul ‘Cheerleading’ ci siamo ritrovati, senza volerlo, nel bel mezzo di una rovente polemica tra federazioni o presunte tali. Per nostra comune volontà volevamo fare pura informazione su uno sport di cui moltissimi non sapevano nemmeno l’esistenza.
Per completezza d’informazione mi sono premurato di offrire qualche spunto in più sulle sue origini, la sua evoluzione da danza spettacolo praticata dalle ‘Majorette’ a vero e proprio sport. Tutto questo senza alcuna volontà di sminuire l’importanza di questa nuova disciplina sportiva o peggio con un intento denigratorio. Dispiacciono molto, perciò, le insulse accuse di scorrettezza e mi fa sorridere il tono minaccioso ed intimativo della nota del signor Tomasini (a che titolo ha scritto?), che chiede “” l’immediata cancellazione dell’articolo con relative scuse e un corretto articolo al fine di risolvere le problematiche causate con la produzione”.
C’é mancato poco che ci denunciasse per aver commesso un reato di opinione per aver scritto una verità, cioè, che il ‘Cheerleading’ trae origine dalle ‘Majorette’ e (per errore) che l’unica Federazione riconosciuta é la ” FICEC (Federazione Italiana Cheerleading e Cheersport), unico ente di riferimento italiano per il Cheerleading a livello mondiale”.
Sarebbe bastato, come accade tra persone di buon senso, in presenza di una notizia inesatta o incompleta, la richiesta di una normale rettifica per risolvere una questione che, secondo me, il signor Tomasini ha ingigantito senza motivo. In sostanza, ha creato un polverone sul niente, peraltro, in un momento di grande confusione che riguarda il suo sport e la sua situazione federale.
Riporto, per meglio chiarire la situazione in cui si trova oggi il Cheerleading’, una parte dell’articolo che la signora Erika Ferrari ha inviato alla nostra Redazione. ” Era il 2001 quando la Rugby Noceto inizia a coinvolgere un gruppo di giovani ballerine per rendere le partite più avvincenti – vi si legge -. Da quel lontano 2001 tante cose sono cambiate, ma resta un filo conduttore: il sorriso ed il fiocco in testa. Oggi è diventato normale anche in Italia vedere stacchetti ballati durante le partite di football americano e basket, si chiama “dance bracket” cioè parentesi danzata, ma il Cheerleading ed il cheerdance sono ad oggi una realtà molto praticata e non solo come affiancamento ad altre discipline, ma come sport in tutto e per tutto! Regolamentato da una federazione sportiva nazionale riconosciuta dal CONI, subentrata ad altre federazioni non riconosciute dal CONI, ma che organizzano competizioni nazionali, camp e collegiali. Si, c’è ancora tanta confusione a livello burocratico ed organizzativo, come sempre con le “nuove discipline” anche se si praticano da oltre 20 anni in Italia! Ogni gruppo o federazione fa capo ad un ente europeo e internazionale e tutti gli associati che si aggiudicano il podio ai nazionali possono accedere ai campionati europei e mondiali per club e mondiali per nazione. Non vi preoccupate se il tutto vi sembra oscuro o complicato, lo è anche per chi è del settore!…””.
Non credo che ci sia bisogno di alcun commento. E’ tutto chiaro! Ciò che si legge in questo articolo rende plausibile, e in qualche modo giustifica, la mia inesattezza riguardante l’unica federazione di riferimento di questo sport.
Concludo dichiarando la piena condivisione della risposta del nostro Direttore al signor Tomasini, che nella foga di riprenderci e minacciarci ha omesso di presentarsi compiutamente. Come accade tra persone civili.
Ludovico Malorgio *
* Presidente del Panathlon Club Lecce – Giornalista, collaboratore da Lecce del ‘Corriere dello Sport’ e di alcune testate locali