LE NORD-EUROPEE DOMINANO NEGLI AUSTRALIAN OPEN
LA RUSSA RYBAKINA E LA BIELORUSSA SABALENKA SI GIOCHERANNO IL TITOLO
ELIMINATE IN SEMIFINALE LA BIELORUSSA AZARENKA E LA POLACCA LINETTE
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Giorno 11
La ventitreenne russa naturalizzata kazaka Elena Rybakina (73 chili per 1,84 di altezza), ufficialmente n. 22 wta ma vincitrice del torneo di Wimbledon l’anno scorso, ha eliminato in semifinale la trentatreenne bielorussa Vittoria Azarenka, n. 24 wta ma n. 1 del mondo nel 2012 e nel 2013 e vincitrice degli Australian Open nei medesimi anni.
In finale incontrerà sabato un’altra bielorussa: la “tigre” ventiquattrenne Aryna Sabalenka (stazza di 80 chili per 1,82 di altezza), n. 5 del mondo.
Rybakina (che ha eliminato in questo slam la n. 1 Swiatek in due set) ha un servizio più forte, si muove meglio ed è molto calma, mentre Sabalenka ha una potenza devastante e una grinta che intimorisce, ma è meno mobile.
La partita tra Rybakina e Azarenka è rimasta in equilibrio nei primi quattro giochi del primo set. Nel quinto game la russa si è fatta breccare, ma subito dopo ha restituito lo sgarbo, strappando poi il servizio nell’ottavo gioco all’avversaria, che ha fatto la stessa cosa nel game successivo.
Da notare che Rybakina ha avuto nel nono gioco un set-point, che però non ha trasformato, mentre Azarenka non ha approfittato di ben tre occasioni per strappare il servizio all’altra nell’undicesimo gioco, sul punteggio di 5 pari.
Si è arrivati così al tie-break, che è stata una sorta di sagra degli errori da parte di entrambe: 4 mini-break a favore della russa e 3 per la bielorussa, che infine ha perso il parziale per 7-4.
Nel secondo set Azarenka, dopo aver subìto un break al terzo gioco, ha manifestato un calo di concentrazione, ha rischiato il bis nel quinto e ha poi commesso imperdonabili errori nel settimo, perdendo per una seconda volta il servizio.
Sul 2-5 la bielorussa ha acceso una fiammella, ma infine ha perso nettamente il secondo parziale per 6-3.
Nell’altra semifinale Sabalenka è partita male, nonostante il pronostico lasciasse ben pochi dubbi sul risultato del confronto con la trentenne polacca Magda Linette (n. 45 wta, 59 chili per 1,71).
Break per la polacca al primo gioco, ma contro-break al quarto.
Nel tie-break la tigre bielorussa ha mostrato artigli e unghie, dominando l’intimorita avversaria con un impietoso 7-1.
Il secondo set è stato poco meno di una formalità: break al terzo e al quinto gioco per la Sabalenka, fino al 5-1.
A quel punto la tigre ha mostrato qualche traccia di umanità: si è un po’ disunita e si è fatta strappare il servizio (ma senza regalarlo).
Quindi 5-2 e infine 6-2 al quarto match-point.