I TENNISTI EUROPEI (IN GRAN PARTE NORDICI) STANNO DOMINANDO GLI AUSTRALIAN OPEN
DJOKOVIC FACILMENTE AI QUARTI. RUBLEV LA SPUNTA MIRACOLOSAMENTE SULLA NUOVA STELLA RUNE, MENTRE I GIOVANI SHELTON, KORDA E LEHELCA ENTRANO NEI PRIMI OTTO
TUTTE EUROPEE LE DONNE PIAZZATE NEI QUARTI
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Giorno 8
Sua Maestà Djokovic sta avanzando con grande decisione verso la conquista del ventiduesimo Slam, per eguagliare il record detenuto da Nadal. Tre partite lo separano dal prestigiosissimo obiettivo.
Ai quarti di finale se la vedrà con Rublev, che agli ottavi è riuscito incredibilmente ad evitare la sconfitta contro il giovanissimo Rune, il quale al quinto set si è trovato in vantaggio per 5-2, ha avuto ben 2 match point e nel super tie-break si è staccato fino ad arrivare a 5-0, a 5 punti dal traguardo. Ma, come quasi sempre avviene nei momenti più delicati nella mente di chi sa di avere a disposizione la possibilità di battere un giocatore più forte, appare e riappare improvvisamente un fastidiosissimo diavoletto che fa tremare la mano, appanna la vista, fa svanire la sicurezza e riempie l’anima e il cuore di ansia: in psicologia sportiva quel fantasma ha il nome ben preciso di “paura di vincere”. Rune ha vissuto contro Rublev l’incubo di quell’esperienza, che certamente rivivrà più volte imprecando contro se stesso, nella speranza di esorcizzarla. Ma solo la maturità e l’autostima derivante dai risultati possono tenerla fuori dalla porta, in uno stato di semi-ibernazione, fino a che il giocatore sia diventato un vero campione (come crediamo sarà Rune) e non più soltanto un campione potenziale. Probabilmente Sinner, al di là della calma apparente, ha provato la stessa cosa con Tsitsipas. Nadal, Djokovic, Murray e lo stesso Tsitsipas quando entrano in campo possono avere la normalissima paura di perdere, ma sicuramente non hanno mai paura di vincere.
Non azzardiamo pronostici precisi per le semifinali, ma crediamo che molto probabilmente la finale si giocherà tra Djokovic e Tsitsipas e che prevarrà il serbo.
Nel singolare femminile la situazione sembra essere più fluida dopo la caduta di Jabeur e di Swiatek.
Il quadro dei quarti di finale presenta un’americana e 7 europee: in maggioranza nordiche (ben 6), più una ceca e una croata. Nessuna giovane.
In quello maschile ci sono 2 americani e 6 europei.
Considerando uomini e donne insieme, 13 sono europei e 3 americani (tutti statunitensi): sono infatti spariti gli australiani, gli asiatici e gli africani.
Le rappresentative più numerose sono quelle dei russi, dei cechi e degli statunitensi (ognuna con 2 uomini e 1 donna).