Sinner e Sonego superano senza problemi il primo turno. Musetti, invece, esce subito di scena
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Giorno 1
Per la prima volta l’Italia ha tre tennisti tra i primi 20 del mondo: a Sinner e a Berrettini si è aggiunto infatti Musetti con la diciannovesima posizione nella graduatoria ATP.
Ma il prestigioso riconoscimento non ha portato bene al giovane carrarese (testa di serie n. 17 del tabellone), che è stato sconfitto al primo turno dal sudafricano Lloyd Harris, attualmente n. 186 della classifica ATP, tuttavia n. 31 del mondo nel settembre del 2021.
Ci si era illusi di potere assistere ad un confronto diretto tra i nostri due giovani gioiellini al terzo turno, ma ciò on avverrà.
E si deve anche ammettere che Harris ha vinto meritatamente, perché ha saputo reagire proprio quando sembrava che l’italiano, dopo aver recuperato lo svantaggio di 2 set a 0, fosse nettamente favorito nel quinto set. Invece il sudafricano nel parziale decisivo e soprattutto “nel super tie-break” (ai 10 invece che ai normali 7) ha ripreso a credere in se stesso e ad evitare errori non forzati.
Quindi, ribadiamo, Musetti ci ha deluso, anzi profondamente deluso.
Non solo perché ha perso, ma perché non è stato capace di contrastare le situazioni critiche su cui l’avversario ha impietosamente e con intelligenza tattica insistito.
Nei primi due set Harris ha cercato infatti quasi sempre di battere sul diritto dell’avversario, quindi con servizi tagliati ad uscire, mettendo sistematicamente in gravissima difficoltà l’avversario, che non è mai stato in grado di porre rimedio alla situazione.
Nel terzo e nel quarto set Musetti, che in precedenza aveva commesso numerosi errori evitabili, ha dato l’impressione di essere entrato finalmente “in palla”, mostrando sicurezza in quasi tutti i colpi. Al contrario Harris sembrava essere ormai “scoppiato”.
Ma nel quinto set l’italiano ha iniziato a giocare con eccessiva baldanza e (come ha poi ammesso) senza la necessaria concentrazione. Addirittura, dopo non aver approfittato di due palle-break nel quarto gioco, ne ha offerte altrettante nel gioco successivo, perdendo però alla seconda occasione. Nell’ottavo game ha poi compiuto il miracolo di ottenere il contro-break, portandosi in parità. Però a quel punto Harris ha innestato il pilota automatico e si è messo a giocare da fondo campo come se avesse detto: “Io da adesso non sbaglio più nemmeno una palla: vediamo che cosa sai fare tu”. E purtroppo Musetti, costretto a giocare di regolarità, ha perso quasi sempre la pazienza, senza riuscire a tenere in campo l’accelerazione decisiva.
La sconfitta per 10-4 nel super tie-break ne è stata la conseguenza.
Peccato.
Purchè sappia riflettere su quello che gli è successo.
Sinner ha lasciato solo 6 giochi ad Edmund, giocando ad un livello superiore.
Sonego ha dovuto invece faticare un po’ di più per imporsi su Borges, che ha battuto in quattro set; al secondo turno dovrà affrontare Hurkacz: un grosso ostacolo.
Nulla da fare, infine, per la nostra Cocciaretto, sconfitta in due set dall’esplosiva Rybakina grazie al servizio e all’”uno-due” battuta-diritto.
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