Il ricordo in bianco e nero di Pelè del 1958
di GS Martino Di Simo
E’ morto Pelè, io non mi sogno nemmeno di scrivere due righe, già fiumi d’inchiostro hanno tinto intere pagine bianche e riempito d’immagini le TV. Invece voglio descrivere un lontanissimo episodio che ogni tanto esce dal cassetto dei ricordi.
Era il 1958 perciò non avevo ancora tredici anni e fui autorizzato dai miei genitori di andare al “Dopolavoro”, così si chiamava il bar del paese dove abitavo, gestito da Luigino, non so il perché del diminutivo essendo un uomo alto e grosso e dalla moglie Luigina, grande cuoca.
In quel pomeriggio del 28 giugno c’era la finale del Campionato mondiale di calcio FIFA 1958 fra Svezia e Brasile o anche denominata Coppa del Mondo Jules Rimet 1958. La cosa principale era che Luigino aveva acquistato un televisore in bianco e nero, e lo aveva messo in alto in modo che tutti quanti, anche se seduti, si potesse vedere la partita.
Per molti, compreso io, era la prima volta che vedevamo un televisore e soprattutto una competizione distante migliaia di chilometri grazie all’Eurovisione. Se si considera che le trasmissioni erano cominciate da soli quattro anni, dopo circa due anni di sperimentazioni, ed avere un televisore, in un piccolo paese come il nostro, era un vero successo. Dopo poco tempo anche il parroco ne acquistò uno e il giovedì si riempiva la sala parrocchiale per vedere “Lascia e Raddoppia” e per noi, nel pomeriggio, c’erano i Telefilm di “Rin Tin Tin”.
Rimasi tanto coinvolto ed entusiasta dal gioco dei brasiliani che, il giorno dopo, andai dalla Milena, altro negozio del paese, a comprare il giornale per studiare la formazione del Brasile.
Spesso mi ritrovavo durante gli anni a ricordarla ripetendola per la gioia di nominare questi grandi atleti che avevano colpito la mia fantasia, ora con l’età che avanza. Per ritrovarla sono dovuto andare a cercarla su Google. Tempi che cambiano.
E’ tale il ricordo di queste gesta, nella mia massima ignoranza in campo calcistico, che non mi perderei alcuna partita dove fosse presente il Brasile, consapevole che è difficile rivedere le gesta di quelli eroi del 1958 rispondenti ai nome di: Gilmar, D.Santos, N.Santos; Zito, Bellini (cap), Orlando; Garrincha, Didi, Vavá, Pelé, Zagalo. C.T.: W. Feola.
E’ un ricordo tra i pochissimi miei idoli sportivi.
P.S. Ringrazio Martino Di Simo per questo simpatico ricordo che mi ha riportato a quel 1958, quando casa mia si riempiva di gente nelle occasioni raccontate, poiché il nostro televisore era l’unico del palazzo, ed uno, sicuramente, dei pochi della mia via.
Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet
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