Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera Univr – Area1 Veneto Trentino/AA
FINALE ATP 2022
Torino 20.11.2022 – Nole partiva come favorito contro Ruud, ma non era da escludere la possibilità che il norvegese potesse imporsi sul serbo.
Invece le cose sono andate molto diversamente, perché Ruud non è mai riuscito a mettere in difficoltà l’avversario, che ha continuato ad attaccare per tutta la partita dominandola in quasi tutti gli scambi, senza concedere neppure una palla-break, al contrario del norvegese, che nel primo set ne ha offerta una (annullata) nel quarto game, oltre al set-point perso, mentre nel secondo parziale ha perso il servizio mel quarto game dopo due palle-break.
In questo senso la finale è stata piuttosto deludente, almeno sul piano del confronto agonistico, perché non è mai sembrato che il risultato potesse essere messo in discussione, se non nell’ultimo gioco, in cui Djokovic, in vantaggio per 5-3, ha commesso dopo il servizio due errori molto banali di diritto a pochi metri dalla rete, facendo risvegliare nella propria mente i fantasmi della crisi che l’aveva colto improvvisamente nella partita giocata contro Medvedev, anche se poi era riuscito a vincerla: un momento un po’ difficile in cui ha cercato di controllare con lunghe respirazioni il nervosismo che era riaffiorato. Ma, sul 30 pari, Ruud neppure in quel momento è stato capace di approfittare della preziosa occasione che gli si era inaspettatamente presentata: l’ha infatti sciupata con un mezzo pallonetto al di là della riga, cui è seguito il match-point, trasformato da Djokovic con un ennesimo ace.
La partita, durata poco più di un’ora e mezza, è stata piuttosto veloce, perché ben 5 giochi sono stati vinti dai due giocatori a zero e altri 6 si sono conclusi sul punteggio di 40-15.
Djokovic vince così (a 35 anni) le Finals ATP per la sesta volta, eguagliando il record di Federer.
Vince così ancora una volta l’ambitissimo trofeo NITTO e si porta a casa la bella sommetta di 4.740.300 dollari (nuovo record nella storia del tennis per un torneo).
Ruud può essere felicissimo per il secondo posto e per gli incredibili progressi fatti registrare negli ultimi due anni.
Ma, per impensierire un campione come il serbo, non può limitarsi a subire: deve premere molto di più e soprattutto giocare con la speranza di poter vincere, invece che con la certezza di dover perdere.