Il Club della Mole spegne le 65 candeline pensando ai giovani ed all’Etica
di Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet
Il Panathlon Club Torino Olimpica ha celebrato il proprio sessantacinquesimo genetliaco con un evento di prima grandezza quale il Convegno “Educare i giovani all’Etica Sportiva”, promosso dall’Area3 Piemonte Valle D’Aosta, nell’occasione era presente anche il Governatore Maurizio Nasi, ed organizzato dal Panathlon Torino Olimpica.
Una tematica su cui fonda la Carta di Gand, altrimenti conosciuta come “Dichiarazione del Panathlon sull’Etica dello Sport giovanile”. Nell’occasione il Panathlon Torino Olimpica, con il suo presidente Ermanno Silvano, ha sottoscritto, unitamente alla Regione Piemonte ed al Comune di Torino, il documento di collaborazione basato sui principi etici in calce riportati.
Dunque quale migliore occasione per parlare di quei principi etici necessari alla nostra società che, mai come in questo momento, ha bisogno d’essi per tenere dritta la rotta delle buone intenzioni, messe costantemente a rischio e a dura prova dalla leggerezza dell’attuale essere umano distolto da mille tentazioni.
In questa società turbolenta è risaputo che i soggetti maggiormente a rischio sono i giovani, spesso abbagliati dalle false luci edonistiche del nulla. Ed è proprio a loro ch’è necessita una migliore e maggiore attenzione, soprattutto in questo periodo fosco.
Nella circostanza, il Convegno, la cui location era nientechemeno il celebre Museo dell’Automobile di Torino, con un Parterre de rois, all’altezza dell’evento, ha intrattenuto i numerosi partecipanti sulle diverse sfaccettature dell’argomento, tema della giornata.
Cinque i relatori chiamati a Torino che si sono alternati nel corso della mattinata, catalizzando l’interesse dei presenti: la Prof. Francesca Vitali della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona; l’Avv. Stefano Comellini del Panathlon Torino Olimpica; il Prof. Giovanni Boniolo dell’Università di Ferrara; il Prof. Salvatore Conte della Scuola dello Sport Toscana ed il Dott. Leno Chisci Vice Presidente del Panathlon International Distretto Italia.
Questi gli argomenti trattati:
- “Insegnare con lo sport le abilità della vita, ricerca del benessere, non solo della prestazione” (Prof. Francesca Vitali);
- “Il significato di Etica Sportiva, Fair Play, sportività ed antidiscriminazione” (Prof. Giovanni Boniolo);
- “Etica e ordinamento giuridico” (Avv. Stefano Comellini);
- “Il contrasto e la prevenzione della violenza nello sport: verbale, fisica, genere, sessuale” (Prof. Salvatore Conte);
- “Il Manager per l’Etica sportiva, una innovativa figura sportiva dedicata al coordinamento dei programmi educativi sui giovani” (Dott. Leno Chisci).
Al termine della giornata, tirando le somme, si è evinta la necessità di puntare su un programma d’interventi che risponda alle attuali esigenze della società dello sport, anch’essa uscita dal periodo pandemico, ed ancora sotto scacco per le vicende della guerra, toccata dagli abnormi rincari energetici e le loro conseguenze di mercato, che ne mettono in discussione la sopravvivenza. A ciò si aggiunga lo stordimento della società civile, ancora incredula e provata da queste terribili vicissitudini, necessaria di trovare nuove certezze. In parole povere un mondo da ricostruire dalle basi. Per fare ciò occorre partire dalla formazione.
Ed ecco entrare in gioco il Panathlon che, proprio recentemente, ha dato vita al progetto “Il Manager per l’Etica sportiva, una innovativa figura sportiva dedicata al coordinamento dei programmi educativi sui giovani”. Partner dell’iniziativa sono la Scuola Nazionale dello Sport-Sport e Salute e l’Università degli Studi di Verona-Scienze Motorie. Non a caso i relatori di Torino erano parte dei docenti del progetto, come ha sottolineato Leno Chisci Vice Presidente del Panathlon International Distretto Italia, una delle due anime di questa novità sull’Etica sportiva, l’altra è Francesca Vitali.
Un Presidente. Giorgio Costa, soddisfatto per il successo torinese, ha avuto parole d’encomio per il successo del Convegno, sicuramente prima tappa di un percorso nazionale per la diffusione di quei valori tanto cari al Panathlon, ed ai veri sportivi in genere, utili per fare crescere una società migliore del domani.
Ludis Iungit.