COPPA DAVIS 2022
BERRETTINI HA BATTUTO SENZA PROBLEMI BAEZ, MENTRE SINNER, SCHIERATO AL POSTO DI MUSETTI, HA BATTUTO CERUNDOLO IN TRE SET, GIOCANDO A CORRENTE ALTERNATA.
NEL DOPPIO, FOGNINI E BOLELLI HANNO PERSO (SIA PURE PER POCO) DALLA COPPIA GONZALES-ZERBALLOS.
DOMENICA L’ULTIMO INCONTRO (CONTRO LA SVEZIA).
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera Univr – Area1 Veneto Trentino/AA
Matteo Berrettini ha liquidato facilmente e in poco più di 70 minuti Sebastian Baez, cui ha concesso in tutto 5 giochi.
Nel primo set (vinto per 6-2) Matteo, sicuro nel servizio e nel diritto, ha ottenuto due break al secondo e al settimo gioco, mentre nel secondo gli è bastato strappare il servizio all’avversario al settimo gioco.
Jannik Sinner, opposto all’insidioso Cerundolo, è riuscito a vincere il primo set per 7-5, grazie ad un break ottenuto nel penultimo gioco. Ma nel secondo parziale, giocando uno dei peggiori set della sua carriera, ha cominciato improvvisamente a commettere errori su errori (in gran parte non forzati dall’avversario), che l’hanno costretto a concedere ben 8 palle break (di cui 3 set point), annullate tuttavia 6 volte, e addirittura a sfiorare un umiliante cappotto, evitato al penultimo game: 1-6.
Nel terzo set si è rimboccato le maniche ed è riuscito ad imporsi in tutti i propri turni di battuta (pur con errori non degni della sua fama) e a strappare il servizio all’argentino nel sesto gioco.
Incredibile l’ultimo game (il nono), in cui Sinner ha avuto 6 match point, di cui 5 annullati da Cerundolo, che in occasione del secondo ha eseguito un rovescio miracoloso con una risposta alla battuta esplosiva da fuori campo con un’angolazione che sembrava impossibile: punto da incorniciare.
A Sinner va riconosciuto il merito di aver raddrizzato una situazione che aveva preso una pessima piega, compiendo l’impresa di riuscire a concentrarsi nel parziale decisivo, riemergendo da una sorta di baratro. “Fare il break”, aveva detto ad alta voce al suo staff prima di iniziare il sesto gioco, nel senso che avrebbe fatto di tutto per ottenerlo, come poi si è verificato.
Ma non si possono dimenticare, ancora una volta, le grandi difficoltà che Jannik evidenzia nel servizio, specialmente nei momenti più importanti, in particolare nell’ultimo game, in occasione dei 6 match point che ha avuto a disposizione: solo in un caso, infatti, è riuscito a mettere in campo la prima palla, pur sapendo perfettamente che l’avversario sarebbe “entrato” sulla seconda.
Ha giocato quindi a tratti, ma – ciò che più conta – è riuscito ugualmente a vincere.
Nel doppio Fognini e Bolelli non sono riusciti a ripetere l’impresa compiuta contro i croati, perché sono stati sconfitti in 3 set da Gonzales e Zerballos.
Nel primo set avevano rimontato da 1-4, portandosi a 4 pari, ma poi hanno ceduto per 5-7.
Nel secondo si sono imposti nettamente per 6-2, ma nel terzo si sono fatti brekkare all’ottavo game, perdendo infine per 6-3.
La colpa della sconfitta va addebitata soprattutto a Fognini, che è sembrato meno attento e concentrato rispetto al doppio di mercoledì.
Domenica l’Italia concluderà, con il confronto con la Svezia, la fase a gironi. Gli azzurri finora hanno fatto registrare due vittorie di squadra, 5 incontri vinti e 1 perso.
Saranno ammesse al girone finale, che si disputerà a Malaga dal 22 al 27 novembre, le prime due classificate di ogni girone.
L’Italia è già sicura di accedere a Malaga, ma vorrebbe evitare la Spagna, che però ieri ha perso per 1-2 dal Canada (clamorosamente, ma non troppo, Alcaraz è stato sconfitto da Auger Aliassime).