A SORPRESA KYRGIOS E’ STATO ELIMINATO DA KACHANOV.
NEL SINGOLARE FEMMINILE LA FRANCESE GARCIA E LA TUNISINA JABEUR SONO GIA’ ARRIVATE IN SEMIFINALE, DOVE SI INCONTRERANNO.
OGGI IL COMPLETAMENTO DEI QUARTI DI FINALE.
Di Alberto Capilupi – Redazione Verona G. Brera Univr Area1 Veneto Trentino/AA
Matteo Berrettini (attualmente n. 14 nella graduatoria ATP) non è stato in grado di giocare alla pari con il norvegese Casper Ruud (testa di serie n. 5 e settimo nella classifica ATP), un giocatore in ascesa che continua a progredire agonisticamente sul modello di Djokovic: instancabile e sempre controllato negli scambi; favorevole alle scelte di precisione rispetto a quelle di potenza pura; attento ad individuare i punti dell’avversario e capace di costringerlo a giocare la palla dove ha maggiori difficoltà ad attaccare ed è probabile che commetta errori; pronto a variare improvvisamente la direzione. Non è un “pallettaro”, perché non si limita a mandare la palla al di là della rete, ma non è neppure uno che cerca con ogni colpo di distruggere l’avversario, preferendo cucinarlo progressivamente.
Matteo si basa, quando è il suo turno nel battere, sulla potenza del servizio e su quella del diritto, ma nella risposta alla battuta è piuttosto scarso con il rovescio, soprattutto se la palla gli arriva alta, tirata in kick, cioè con l’effetto di rotazione in avanti. Inoltre, se nello scambio viene martellato alla propria sinistra, il suo rovescio a due mani non è quasi mai vincente, mentre il suo back-slice ad una mano è spesso rischioso perché passa a pochi centimetri dal nastro: l’unica sua carta è che faccia in tempo a girarsi di fianco alla palla per eseguire un diritto anomalo, con cui è spesso irresistibile. Ma un bravo avversario non gli dà il tempo per spostarsi, calcolando che non è particolarmente rapido negli spostamenti stretti.
In questa situazione Berrettini ha perso per 6-1, 6-1 i primi due set.
Nel terzo ha fatto appello a tutte le proprie forze ed è riuscito a reagire, provocando un calo nel rendimento di Ruud, che ha cominciato a commettere errori anche banali. Ma, in svantaggio per 2-5, il norvegese ha recuperato tutta la propria abituale sicurezza, riuscendo a portarsi al 6 pari. Nel tie-break, infine, Berrettini è partito male: mini-break al primo e al quinto punto, compromettendo ulteriori speranze di rimonta: 7-4 per Ruud, che in semifinale se la vedrà con il russo Kachanov, protagonista dell’impresa di mandare a casa il talentuoso Kyrgios che, se continuerà a permettersi provocazioni e colpi di testa, rischia di essere radiato dal tennis.
Questa notte i due giovanissimi talenti mondiali Sinner e Alcaraz daranno vita ad un incontro che molto probabilmente sarà altamente spettacolare, giocandosi il biglietto per la semifinale.